Polizia egiziana arresta 4 giornalisti di Anadolu, Erdogan: “liberateli subito”

La Luce ESTERI

Secondo i colleghi presenti, non è chiaro dove i fermati siano stati portati e né sono state date spiegazioni ai giornalisti da parte delle forze di sicurezza egiziane circa l’operazione in atto.

Da settimane è in atto uno scontro politico tra i due paesi sulla questione libica, l’Egitto non ha gradito l’intervento turco in Libia a sostegno di Serraj, il Cairo infatti sostiene il rivale Khalifa Haftar per il controllo del paese Nordafricano. (La Luce)

La notizia riportata su altri media

- IL CAIRO, 15 GEN - L'Ufficio di corrispondenza del Cairo dell'agenzia turca Anadolu è stato chiuso e 4 dipendenti, tra cui un turco, sono stati arrestati con l'accusa di pubblicazione di notizie false e attività senza autorizzazione. (Tiscali.it)

Il raid giunge in un momento in cui le relazioni fra Turchia ed Egitto sono tese. Il ministero degli Esteri della Turchia ha condannato il blitz chiedendo il rilascio immediato dei dipendenti di Anadolu. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

L’Europa consuma oltre 500 miliardi di metri cubi all’anno e ne importa circa 350, un terzo dalla Russia. Il leader turco ha lanciato una nuova offensiva per il gas offshore ma deve fare i conti con un fronte avverso sempre più agguerrito. (La Stampa)

Immediata la reazione turca: il Presidente Erdogan chiede l’immediato rilascio dei giornalisti dell’agenzia turca e afferma che saranno presi provvedimenti qualora il rilascio non avverrà immediatamente. (Farodiroma)

“La Turchia – ha accusato Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Hafez – è tra i peggiori violatori delle libertà di opinione, espressione e stampa. Tutte le misure intraprese dalle autorita’ egiziane a tale riguardo, ha sottolineato il ministero degli Esteri del Cairo, sono state assunte «in accordo con le leggi in vigore». (Corriere della Sera)

Ankara e il Cairo sono rivali geopolitici in Medio oriente e ora in evidente attrito in Nordafrica a causa dell’intervento della Turchia nella crisi in Libia, Paese limitrofo dell’Egitto. I tre fermati in attesa di interrogatorio sono egiziani, ha aggiunto la fonte. (la voce d'italia)