Il legame tra la guerra in Ucraina, la questione energetica e la crisi climatica

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E la possibilità di una “guerra fredda” estesa, che coinvolga anche la Cina, è un rischio anche per la lotta alla crisi climatica che, invece, richiederebbe un quadro di collaborazione.

Esiste un legame stretto tra la guerra in Ucraina e la questione energetica.

Questo perché Eni ha un piano industriale totalmente inadeguato ad affrontare la crisi climatica e investe solo marginalmente in rinnovabili

Oligopolio fossile russo vs transizione energetica. (Qualenergia.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La guerra, qualsiasi guerra, e questa in particolare, rappresentano un passo indietro drammatico per la conversione ecologica: creano divisioni, inimicizie e aperta ostilità tra coloro che dovrebbero avere interesse a operare insieme per sventare l’acuirsi della crisi climatica e ambientale. (Qualenergia.it)

L'Italia ha importato quasi 124mila tonnellate di frumento dalla Romania (+719,52% tendenziale) e oltre 215mila tonnellate di mais (+48,63%). Ai trader rumeni si sono rivolti per acquistare oltre 707mila tonnellate di frumento l'Egitto (+24,84), ma anche l'Unione Europea (373.492 tonnellate ritirate, +162,34%). (Agronotizie)

Colonne di fumo nere cariche di pericolosi inquinanti si sollevano fino al cielo, per poi ricadere a terra depositandosi ovunque. Effetti che non restano confinati ai singoli stati, ma si riverberano sulla salute e sull’ambiente anche degli stati confinanti (Il Fatto Quotidiano)

Gli effetti si fanno sentire maggiormente nei Paesi più poveri – molti in Africa e Medio Oriente – che sono tipicamente quelli che dipendono dalle importazioni di cibo. Autore: Redazione. (idealista.it/news)