Ubaldo Bocci: un altro consigliere che prende il bonus e incolpa il commercialista

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«Quando me lo hanno detto ho preso i primi 600 euro, i successivi di aprile, ho aggiunto altro e li ho donati a un’associazione contro la droga, a un’altra che fa assistenza ai poveri e a un orfanotrofio in India».

Ubaldo Bocci, ex candidato sindaco del centrodestra a Firenze e consigliere comunale, ha chiesto il bonus partite IVA da 600 euro nonostante in consiglio sia l’eletto con il reddito più alto, 254 mila euro di imponibile nel 2018.

Non si chiedono 600 euro se non si hanno problemi economici. (next)

Su altre testate

Da oggi lo storico campo rom del Poderaccio di Firenze è chiuso. Dal 2014 a oggi tutti i nuclei familiari che vi abitavano (per un totale di 470 persone) sono stati sgomberati senza l'uso della forza pubblica. (La Repubblica Firenze.it)

Ma io vorrei che questo fosse ben chiaro, l’ho detto davanti a consiglieri di maggioranza e di opposizione. “Naturalmente - ha proseguito - nel momento stesso in cui ho avuto il bonifico da 600 euro, ho immediatamente, e in abbondanza, girato i soldi ad associazioni che operano nel sociale. (L'HuffPost)

E alla fine Bocci ha ceduto. In pochi lo hanno però capito, anzi la notizia ha indignato migliaia di persone e spinto i partiti del centrodestra a sfiduciarlo. (La Repubblica Firenze.it)

Bocci ha fatto parte del Consiglio di amministrazione di Azimut, società quotata a Piazza Affari con oltre 38,9 miliardi di massa gestita. Classe 1957, l’ex candidato sindaco a Firenze – riporta Fanpage – aveva un reddito dichiarato nel 2019 di 277mila euro, frutto anche di una lunga carriera manageriale. (Open)

Firenze, 12 agosto 2020 - A Firenze Ubaldo Bocci si è dimesso dal ruolo di coordinatore del centrodestra in Palazzo Vecchio a seguito delle polemiche sul bonus di 600 euro dell'Inps. (LA NAZIONE)

"Il modello dei campi rom è sbagliato, superato, non serve all'integrazione", ha scandito ieri Nardella, ricordando come in Italia ne restino ancora 130 ufficiali, con 15 mila rom (mentre altri 10 mila sono sparsi non si sa dove). (La Repubblica Firenze.it)