Covid innocuo, pacchia finita per Pfizer e le Big Pharma

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Roma, 6 feb – Con il Covid ormai quasi innocuo, ricoveri e casi gravi sempre più rari, per Pfizer e le altre Big Pharma è finito il business dei vaccini. Con tutto ciò che comporta in termini di bilanci annuali e di util. Covid, come Pfizer e le Big Pharma vedranno crollare gli utili Come riporta l’Agi, i numeri per le varie Pfizer, Moderna e BioNTech sono stati clamorosi tra il 2021 e il 2022. Le Big Pharma hanno registrato, infatti, utili da capogiro, soprattutto nel 2021, con incassi di circa 90 miliardi di dollari e profitti che si sono aggirati sui 41 miliardi. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Come è risaputo, nel 2020 e 2021 la pandemia Covid-19 ci ha messo di fronte al fatto che le malattie, specialmente le pandemie, possono pesantemente condizionare la storia degli uomini. (SARdies.it)

, l’azienda statunitense del farmaco prevede al contrario ricavi inferiori, compresi tra 67 e 71 miliardi di dollari (fra i 61,86 e gli 65,55 miliardi di euro), con un utile per azione tra 3,25 e 3,45 dollari (fra i 3 e i 3,19 euro). (Il Primato Nazionale)

Basta scorrere l’ultima trimestrale di Pfizer per rendersene conto. Il colosso farmaceutico americano prevede un forte calo delle vendite annuali nel 2023 a causa dell'allentamento dell'emergenza pandemica e dei ridotti contributi del suo vaccino Covid-19 e della medicina antivirale: dal livello record di 100,3 miliardi di dollari di ricavi del 2022 Pfizer quest’anno scenderà parecchio e non stima di andare oltre i 67-73 miliardi di dollari. (Casteddu Online)

Erano 81 nel 2021 e solo 42 nel 2020, quando i primi vaccini arrivarono sul mercato di massa.... I conti 2022 del colosso farmaceutico americano dicono che il fatturato ha toccato i 100 miliardi di dollari. (Milano Finanza)

Dopo aver incassato profitti da capogiro nel 2022 grazie alla vendita del suo vaccino anti-Covid a mRna, il colosso farmaceutico Pfizer – BioNTech prevede una diminuzione degli utili per l’anno corrente anche a causa della minore richiesta di vaccini da parte degli Stati che hanno scorte significative di sieri ancora da smaltire nei magazzini, ma non solo: il virus si è addomesticato e non fa più così paura. (L'INDIPENDENTE)

Per il 2023, però, il gruppo prevede un calo dei ricavi dai prodotti contro il Covid-19 del 64%, pari a circa 13,5 miliardi (Corriere della Sera)