Incidente sul lavoro: 22enne muore risucchiata da un macchinario, lascia un figlio piccolo

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La tragedia di stamani è, dall’inizio dell’anno, il secondo incidente mortale sul lavoro nella nostra provincia

Muore risucchiata da un macchinario: il dramma di Luana. Luana D’Orazio avrebbe presto compiuto 23 anni, era mamma e lascia un bimbo piccolo.

Il pensiero va alla madre e al padre di questa ragazza, al figlio piccolo che lascia e al fratello.

Questo il ritratto della giovane vittima del terribile incidente sul lavoro che si sarebbe consumato ieri in una azienda tessile a Oste di Montemurlo (Thesocialpost.it)

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Luana lascia un figlio, un fratello e i suoi genitori. shadow. Lavorava da meno di un anno in una ditta che si chiamava come lei: Luana. (Corriere Fiorentino)

Resta da capire come sia potuta avvenire una tragedia simile, che in pochi attimi ha spezzato la vita di una giovane madre Immediato l’intervento anche di carabinieri, ispettorato del lavoro dell’Asl e servizi funebri della Misericordia di Montemurlo (LA NAZIONE)

Luana D’Orazio, giovane operaia e anche giovane mamma di un bambino di 5 anni, è morta ieri in un azienda tessile a Montemurlo in provincia di Prato. Lo dice anche il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: «Dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare la sicurezza sul lavoro, perché non è mai troppa». (LA NOTIZIA)

“Una tragedia del lavoro, una tragedia umana che ci sconvolge. “La morte sul lavoro di Luana D’Orazio, una giovane mamma, è un evento tragico che non può lasciarci indifferenti“, scrive su Facebook l’ex premier Giuseppe Conte (LaPresse)

Anche il governatore Giani ha lasciato un messaggio di cordoglio: «Non si può morire sul lavoro a nessuna età. Orlandi: «Morire a 22 anni di lavoro e lasciare una piccola creatura. (Valdelsa.net)

Lo dice monsignor Stefano Russo, segretario della Cei, intercettato da LaPresse a margine di un evento a palazzo Borromeo, commentando la morte di Luana d’Orazio Sia uno stimolo perché si lavori insieme per creare più sicurezza, è qualcosa che coinvolge tutti”. (LaPresse)