DAD: gli aspetti positivi e negativi. Parla una professoressa

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Inoltre questa metodologia ci permetterà in futuro di non far mai perdere lezioni ai ragazzi che si dovranno assentare da scuola qualche giorno, in modo da rendere più facile l’apprendimento e non far perdere a nessuno spiegazioni importanti.”

Abbiamo intervistato la professoressa Alessandra Miani, docente di inglese del Liceo Scientifico “Ugo Morin” di Mestre, che ci racconta di quali sono gli aspetti positivi e quali i negativi della didattica a distanza. (Televenezia)

La notizia riportata su altri giornali

Ovvero il fatto che le situazioni più complicate si aggravano nella didattica a distanza. La Dad, didattica a distanza: questo è l’argomento della seconda puntata di “Stanno Facendo un ’48″, trasmissione condotta da Patrizio Baroni. (Televenezia)

Piero Mongelli, Coordinatore dell’Ufficio Legale Provinciale Codacons Lecce. La lettura delle due diverse disposizioni rende chiaro come il Presidente della Regione Puglia, in deroga a quanto previsto dall’articolo rt. (Salentolive24)

Restano tuttavia alcuni margini di incertezza, viste le possibilità di deroga offerte dal decreto, seppure im casi straordinari di redazione. (EOS Sistemi avanzati scrl)

La Dad, didattica a distanza: questo è l’argomento della seconda puntata di “Stanno Facendo un ’48″, trasmissione condotta da Patrizio Baroni. Abbiamo intervistato la Professoressa Chiara Ferraro che è laureata in Psicologia ed insegnante presso la scuola Don Milani di Marcon proprio su questi aspetti psicologici che incidono sui ragazzi che vivono la scuola. (Televenezia)

Il rapporto con la DAD. La prima domanda che le abbiamo posto riguarda lo sviluppo del rapporto con la DAD e cosa si può ottenere nel futuro da questo. La Dad, didattica a distanza: questo è l’argomento della seconda puntata di “Stanno Facendo un ’48″, trasmissione condotta da Patrizio Baroni. (Televenezia)

Per il 'De Amicis', impegnato da mesi in tante sfide di cambiamento, questo è il fronte più importante”. Ed ecco che va discusso anche il modello tradizionale di valutazione della scuola: la valutazione dei ragazzi dovrà proiettarsi in chiave formativa e decisamente meno certificativa. (RovigoInDiretta.it)