In una stanza come a 8.000 metri Moro e Lunger, la preparazione estrema

L'Eco di Bergamo ESTERI

Fisiologi e medici di Eurac Research investigano l’acclimatamento nella camera ipobarica e monitoreranno il de-acclimatamento una volta che Tamara e Simone saranno tornati dalla spedizione.

In una stanza come a 8.000 metri. Moro e Lunger, la preparazione estrema Simone Moro e Tamara Lunger si preparano alla spedizione in Himalaya nella camera ipobarica terraXcube al Noi TechPark di Bolzano, il centro per la simulazione di climi estremi di Eurac Research. (L'Eco di Bergamo)

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Con nessun altro sarebbe possibile svolgere certi test in camera per la prima volta, per esempio portarla a 8000 metri e oltre”. In attesa dell'Himalaya, Lunger e Moro alle prove con l'acclimatamento nella stanza unica al mondo di Eurac. (il Dolomiti)

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In realtà è solo una camera ipobarica, dove si possono simulare le situazioni estreme dell’alpinismo himalayano. Naturalmente Simone Moro, un fuoriclasse dell’alpinismo himalayano nella sua stagione più dura — ha all’attivo quattro prime invernali di Ottomila — non deve dimostrare niente a nessuno. (Corriere della Sera)

Dal canto suo Tamara Lunger resta fedele al suo bellissimo rapporto con la montagna e la scelta di scalare in inverno è più una via filosofica che una volontà di prestazione. Moro e Lunger proveranno il concatenamento del Gasherbrum I (8.068 m) e Gasherbrum II (8.035 m), due vette di ottomila metri incastonate nel Karakorum, in Pakistan, a poca distanza dal K2 (la fotogallery). (Sky Tg24 )

“Questo è un argomento molto dibattuto nella medicina di montagna: fino a che punto si può arrivare è una grande domanda. Tutto questo potrebbe non più accadere, grazie all’innovativo sistema che stanno testando Simone Moro e Tamara Lunger in vista della loro prossima spedizione in Karakorum. (Montagna.tv)