Trent'anni fa la tragedia della Moby Prince, la Sardegna chiede la verità

Sassari Oggi INTERNO

Il presidente della Regione Christian Solinas ricorda l’incidente del traghetto Moby Prince, di cui ricorre il trentennale, in cui persero la vita 140 persone tra personale e passeggeri.

La Sardegna chiede di conoscere la verità sulla tragedia della Moby Prince.

“Oggi anche la Sardegna chiede che attorno a questa immane tragedia venga fatta finalmente giustizia.

Continuare a perseguire nella ricerca della verità è un dovere morale e un atto di responsabilità e di rispetto verso quelle vittime che ancora oggi attendono verità piena e giustizia”, ha concluso il Presidente

Sono passati 30 anni e i processi e le commissioni non ci hanno ancora restituito la verità. (Sassari Oggi)

Ne parlano anche altri media

L’impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”. La vorrebbero Luchino e Angelo Chessa, figli di Ugo, il comandante del Moby Prince morto in plancia, che guidano l’associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus, e Nicola Rosetti, vicepresidente dell’associazione dei 140 familiari vittime Moby Prince (Riviera Oggi)

Allo stesso modo aveva fatto il suo collega di lavoro che quella notte era in barca con lui, Mauro Valli. Io gli detti anche la mia giacca perché era bagnato e si lamentava, piagnucolava dicendo: ho camminato sui morti, son tutti morti, ho camminato sui morti, son tutti morti”. (Il Fatto Quotidiano)

A trent'anni dalla più grande tragedia della marineria italiana, in cui 140 persone persero la vita, asfissiate e bruciate, nel rogo del traghetto Moby Prince a poche miglia dal porto di Livorno, anche Sergio Mattarella ha fatto sentire la sua voce: “Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce – sottolinea il capo dello Stato – e l'impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”. (Il Manifesto)

Mancherà perché impegnato in una lunga battaglia personale di riabilitazione dopo il grave malore dello scorso 16 febbraio, ma Loris Rispoli, presidente dell'associazione 140, simbolo della lotta dei familiari delle vittime, sarà comunque presente con la mente e con lo spirito di chi non si è mai arreso di fronte all'impunità di una "strage", come ormai da tempo la definiscono i parenti tutti e non più soltanto loro. (LivornoToday)

I misteri Moby Prince, trent'anni di dubbi mai sciolti e una nuova inchiesta di Laura Montanari 09 Aprile 2021 di Laura Montanari. Poi il presidente si sofferma sulle indagini: "Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce. (La Repubblica Firenze.it)

I “bozzi” sono 140 così come le vittime della tragedia e come le piantine bianche dell’attigua aiuola, il “giardino della memoria” del Moby Prince. Moby Prince: 140 vittime, 30 anni di ferite. (QuiLivorno.it)