Ferrari: il programma Back on track per ripartire ad aprile

Newstreet ECONOMIA

Grazie a questa app, quindi, qualora un dipendente sia positivo al coronavirus , i suoi contatti potranno essere ricostruiti dall’applicazione.

Ogni dipendente Ferrari avrà infatti la possibilità di sottoporsi ad esami del sangue mirati a verificare eventuale sintomi da coronavirus .

Ci sono aziende che hanno nel sangue la necessità di andare avanti e ripartire dopo un periodo di chiusura dovuto a circostanze eccezionali. (Newstreet)

Ne parlano anche altre fonti

Uno screening dei collaboratori Ferrari, su base volontaria, con esami del sangue. La riapertura delle sedi di Maranello e Modena secondo tempistiche definite dalle autorità nazionali. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E’ già partito lo screening volontario a tappeto fra i dipendenti del Cavallino: test sierologici che appureranno se il personale della casa di Maranello è entrato in contatto col Covid-19 e se ha sviluppato gli anticorpi, in modo da poter programmare in sicurezza la ripartenza dell’attività, una volta che il governo avrà dato il via libera. (La Stampa)

Ancora una volta si rinsalda, specie in questo momento difficile, il rapporto tra Ferrari e la città che diede i natali al suo fondatore, Enzo Ferrari. La Casa emiliana ha infatti lanciato una raccolta fondi a favore del sistema sanitario della Provincia di Modena, che sosterrà raddoppiando tutte le donazioni dei suoi clienti. (Autoappassionati.it)

Tale screening porterà a definire un primo quadro dello stato sanitario della popolazione aziendale analizzata. Ferrari Back on Track: i risultati del progetto saranno d’esempio? (Autoappassionati.it)

Proprio in questi giorni, in virtù della donazione Ferrari, l'Ausl di Modena sta utilizzando queste tecnologie per alcuni pazienti positivi al virus con patologie neurologiche, ospitati all'interno delle Case Residenza Anziani della provincia. (Il Messaggero)

Infine l'opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus. Il piano è nato dalla collaborazione con un pool di virologi - tra cui il professor Roberto Burioni - ed esperti ed è stato patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna. (Giornale di Sicilia)