“Fuori Salvini dai quartieri”. Gli antagonisti minacciano ancora il leader della Lega

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L'antidemocrazia degli antifascisti. Si può riassumere così quello che sta accadendo in queste settimane in Italia, dove gli ambienti antagonisti che tendono alla sinistra più estrema avanzano sempre più pretese su una predominanza territoriale in loro favore, che non permette a nessuno, che non sia a loro gradito, di parlare ed esporre le proprie idee. Un clima di intolleranza che non è sicuramente una novità per il nostro Paese ma che le elezioni europee in arrivo stanno acuendo e facendo emergere in tutta la sua violenza. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Le scritte con una bomboletta rossa compaiono sul muro della Bocciofila Martesana, in via Rovigno, dove venerdì sera il ministro dei Trasporti Matteo Salvini presenta il suo libro «Controvento». «Scritte preoccupanti, provenienti dall’area antagonista e anarchica, che vogliono intimorire la Lega. (Corriere Milano)

"Livorno e' una citta' aperta, curiosa. Mi spiace che nel 2024 ci siano ancora i fascisti rossi, che sono i veri fascisti rimasti, che vorrebbero impedire a qualcuno di parlare e presentare un libro". (Tiscali Notizie)

“Fuori Salvini dai quartieri”, “Zona antifa, gli unici stranieri leghisti nei quartieri, fuori Salvini e Sardone dai quartieri”, “Non siete i benvenuti” oltre che “Lega vergogna umana” sono alcune delle scritte apparse intorno alla Bocciofila Martesana a Milano, dove stasera a partire dalle 19 ci sarà un evento organizzato dalla Lega con la presenza di Matteo Salvini per presentare il suo libro. (La Repubblica)

La location non è casuale perché proprio lì venerdì sera il numero uno del partito presenterà il suo nuovo libro "Controvento, l'Italia che non si arrende". Sui muri sono stati lasciati messaggi inequivocabili: "Lega e Fdi vergogna umana", "Gli unici stranieri leghisti nei quartieri" e "Non siete i benvenuti", accompagnati dalla sigla "Zona antifa". (MilanoToday.it)

Nel giorno della festa del lavoro Matteo Salvini rispolvera la “ruspa”, il simbolo dell’ascesa del leader della Lega. Lo ha fatto durante la diretta pomeridiana sui social parlando della norma per sanare le piccole irregolarità edilizie: «Non è un condono. (Liberoquotidiano.it)

"Livorno e' una citta' aperta, curiosa. Questi che lanciano uova contro la polizia e minacciano non sono Livorno. Mi spiace che nel 2024 ci siano ancora i fascisti rossi, che sono i veri fascisti rimasti, che vorrebbero impedire a qualcuno di parlare e presentare un libro". (Il Mattino di Padova)