Alphabet supera i 1000 miliardi di dollari

Investire.biz ECONOMIA

Una figura, quella di Pichai, gradita al mercato perché maggiormente predisposta verso strategie di ottimizzazione dei costi e nuovi investimenti.

Mercati ancora in rally. Ma il traguardo di Alphabet è stato possibile anche grazie all’onda di entusiasmo che ha travolta tutta Wall Street.

Risultato: l’ S&P 500 è salito oltre la fatidica soglia dei 3.300 punti arrivando a toccare quota 3.316,81.

Dopo Apple, Amazon e Microsoft anche Alphabet entra nel club del trilione. (Investire.biz)

La notizia riportata su altri media

Oggi la società fondata da Steve Jobs sta marciando verso i 1.400 miliardi di capitalizzazione, quella di Bill Gates verso 1.250 miliardi e quella di Jeff Bezos attorno ai 930 miliardi di dollari. Ora le cinque principali società dello S&P 500 (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon e Facebook) rappresentano il 19% in termini di peso sull’indice. (businesspeople.it)

Alphabet ha raggiunto la valutazione chiudendo la giornata di giovedì con un valore per azione pari a 1.41,70 dollari, in crescita dello 0,87 percento. Il colosso che negli ultimi anni è diventato la holding di Google e di tutti i servizi ad esso associati ha superato il valore complessivo di un trilione di dollari, pari a 1.000 miliardi. (Tech Fanpage)

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La società di Jeff Bezos e quella fondata da Steve Jobs avevano raggiunto tale pietra miliare nell'estate del 2018 mentre Microsoft è arrivata a mille miliardi per la prima volta nell'aprile dello scorso anno. (Yahoo Finanza)

Apple è stata la prima azienda americana, lo scorso agosto, a toccare la capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari, seguita poi da Microsoft e Amazon. Supervisione completa a Pichai. Page e Brin hanno dunque ancora una significativa influenza sulle decisioni chiave di Alphabet. (CorCom)

Sempre secondo gli ambienti finanziari, il maggior contributo al buon andamento di Alphabet dovrebbe essere dato dall'advertising online, comparto in cui Google è leader, soprattutto grazie alle spese pubblicitarie prevedibilmente folli che verranno sostenuti dai candidati in corsa per le Presidenziali USA che si terranno il prossimo novembre. (Mr.Webmaster)