Draghi agita lo spettro del 2008 "Evitare la crisi o torna il populismo"

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Allo stesso modo, ora asserisce che bisogna fare tutto il possibile per sostenere l’economia

(Germania) La guerra prosegue, l’inflazione morde, Mario Draghi evoca lo spettro dei movimenti anti-sistema e chiede ai grandi della terra di intervenire.

L’allora presidente della Bce, Draghi, dichiarò di volerla salvare "whatever it takes" (costi quel che costi).

"Dobbiamo evitare gli errori commessi dopo la crisi del 2008: la crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

"È essenziale sbloccare il grano in Ucraina molto prima di metà settembre, quando arriverà il nuovo raccolto – ha dichiarato –. Dobbiamo dare tutto il nostro sostegno alle Nazioni Unite, perché possa procedere più velocemente nel suo lavoro di mediazione". (Borsa Italiana)

(askanews) – Siamo uniti con l’Ucraina, perché se l’Ucraina perde, tutte le democrazie perdono. Se l’Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace. (Agenzia askanews)

I leader del G7, dal vertice in Baviera hanno voluto mandare un messaggio di unità indirizzato al presidente russo Vladimir Putin. Guerra in Ucraina, le notizie in diretta oggi 27 giugno , 124° giorno dall'invasione voluta dalla Russia di Putin. (ilmessaggero.it)

Nella giornata di domani – considerata quella cruciale - è in programma un collegamento video con il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. BIDEN: “RESTIAMO UNITI” – Joe Biden continuerà nella sua battaglia per imporre a Mosca nuove sanzioni: "Noi dobbiamo restare insieme, nel G7 e nella Nato”, ha detto il presidente Usa. (L'Unione Sarda.it)

Il G20 è troppo importante per i Paesi in via di sviluppo per lasciarcelo rovinare ancora da Putin” Stop “per sempre” alla dipendenza energetica dalla Russia. Draghi è perentorio e cerca di convincere i 7 a imboccare la “via italiana”. (QuiFinanza)

Così, nel primo giorno di riunione del G7 nel Castello di Elmau in Baviera, Mario Draghi cambia direzione, scarta, e, in una riunione improntata a un linguaggio il più tecnico possibile, evoca uno scenario politico: «Dobbiamo evitare gli errori commessi dopo la crisi del 2008: la crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo» (La Stampa)