Beppe Labianca, addio all'infinito: stroncato dal Covid il pittore pugliese

Se Guerricchio era nel sogno del realismo magico, Labianca era nell’ incubo di un realismo crudo.

Un realismo venato di malinconia esistenziale, di mille interrogativi sulle ragioni della nostra presenza qui e ora.

Non stava nei panni il mio amico Beppe quando Vittorio Sgarbi scelse nel 2012 una sua opera per la Biennale di Venezia.

Beppe era consapevole che non tutto fosse chiuso qui, ma nella notte infinita che ci avvolge una luce ci doveva pur essere

A quel tempo c’era Francis Bacon nella mano di Beppe, c’erano le ossessioni della deperibilità del corpo e dell’inquietudine esistenziale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Un'altra vittima del Coronavirus, che porta via "un artista tra i più significativi nel grande cantiere della sperimentazione novecentesca pugliese", come lo ricorda il saggista Marino Pagano. "Lasci un ricordo bello Beppe (La Repubblica)