Il discorso della Regina Elisabetta sul Coronavirus

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Ha ringraziato il personale sanitario e tutti gli inglesi che rispettano le regole imposte dal governo per contrastare la diffusione del virus.

La Regina Elisabetta ha tenuto un discorso alla nazione, ringraziando il personale sanitario che combatte contro il Coronavirus.

Il 21 aprile 1947, nel giorno del suo 21esimo compleanno, la futura regina Elisabetta dall’Africa tenne il suo primo discorso alla nazione in diretta radio alla Bbc. (Notizie.it )

Ne parlano anche altri media

Il discorso della regina Elisabetta, andato in onda a reti unificate il 5 aprile 2020, ha scosso l’animo di molti. Vanity Fair spiega anche che il messaggio odierno della regina Elisabetta somiglia molto a quello che suo padre, Giorgio VI, pronunciò nella triste occasione dell’entrata in guerra della Gran Bretagna. (il Giornale)

I precedenti recenti sono stati quando lo fece nel 1991 ai tempi della Guerra del Golfo, quando morì lady Diana, nel 1997, quando morì la Regina Madre, nel 2002 e quando festeggiò il giubileo di diamante. (Fanpage.it)

Appello all'autodisciplina. La Regina ha lanciato ai sudditi un appello all'autodisciplina e alla risolutezza di fronte alla più grave avversità che incombe sul suo Regno dopo la Seconda Guerra Mondiale. (RTL 102.5)

Solo in altre due occasioni la regina aveva parlato a tu per tu col popolo, ovvero in due occasioni drammatiche come la guerra del Golfo o la morte di Diana. Il video della regina, diffuso da tutte le TV nazionali inglesi:. (InMeteo)

Ma non di piegare lo spirito di una regina figlia della guerra. Stare in casa, rispettare le restrizioni imposte dal governo di Boris Johnson, è faticoso, ma «è la cosa giusta da fare», ha sottolineato con chiarezza la regina. (La Gazzetta di Reggio)

Abito, colore, accessori e luogo di ogni apparizione sono in ogni occasione fondamentali per trasmettere ulteriori messaggi. Come un’altra apparizione di Elisabetta II, il discorso per la morte di Diana, è tra le scene cult di un’altra pellicola: The Queen. (Corriere della Sera)