Violenza sulle donne: la Rai ricorda Lea Garofalo, uccisa per la libertà. Chi è stata?

“Questo è l’aspetto più interessante nella costruzione del personaggio” continua l’attrice pugliese “Lea non è stata mai remissiva

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, Rai Uno ripropone stasera in prima serata Lea, film diretto nel 2015 da Marco Tullio Giordana, eccellente regista impegnato; suoi sono anche, infatti, I cento passi e La meglio gioventù, entrambi capolavori cinematografici di inizio anni duemila. (Periodico Italiano)

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Decide di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco e per questo sottoposta a protezione dal 2002. La storia di Lea Garofalo. Lea Garofalo nasce il 24 aprile 1974 a Petilia Policastro ed è stata una testimone di giustizia. (Gazzetta del Sud)

Vita e storia di Lea Garofalo. Lea Garofalo è una donna di origini calabresi, nata a Petilia Policastro, in provincia di Crotone, il 24 aprile 1974. Scopriamo insieme oggi chi era Lea Garofalo e perché è stata uccisa. (Sololibri.net)

(LaPresse) – “Il coraggio del cambiamento è la sfida di fronte a cui si trova il Paese, Magistratura inclusa. Sono convinto che si tratti di una sfida che essa saprà raccogliere, manifestando l’indubbia volontà di essere all’altezza della funzione essenziale che l’ordinamento democratico le attribuisce, ottenendo la fiducia che questa funzione merita”. (LaPresse)

Il film di Marco Tullio Giordana racconta la storia di Lea Garofalo, donna che con estremo coraggio e per amore della figlia si è opposta alla ‘Ndrangheta. Cronaca Nera. Lea Garofalo è morta nel 2009 per mano dell'ex compagno, Carlo Cosco, boss della 'Ndragheta. (Thesocialpost.it)

Lea la donna che ha perso la vita per salvare quella di sua figlia. Travolta, dallo sconforto Lea prende una decisione che le sarà fatale, chiedere aiuto al suo ex marito Oggi, 23 novembre su Rai 1 verrà riprodotto il film Lea, che narra la vicenda realmente accaduta di una donna che per amore di sua figlia ha combattuto contro la Ndrangheta. (Amalfi Notizie)

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia per il decennale della scuola superiore della magistratura, nella villa di Castel Pulci, sulle colline di Scandicci (Firenze) (LaPresse) – “Accanto allo scopo di approfondimento professionale, specifico dell’ istituto, non sfugge a nessuno come due temi si affianchino in maniera non eludibile: da un lato la questione etica, dall’ altro il ruolo significativo che la Magistratura riveste nell’ambito dello sforzo che la Repubblica sta compiendo per raggiungere gli obiettivi delineati nel Piano di ripresa e resilienza”. (LaPresse)