Veneto a zero contagi, ma ci sono 15mila tamponi "arretrati" da esaminare

Il Gazzettino INTERNO

Zero perfino nel cluster dei domiciliati fuori del Veneto.

IL CONFRONTO. La sfilza di zero del bollettino veneto di ieri sera va raffrontata con i numeri diffusi otto ore prima.

Nell'arco della giornata la situazione è rimasta immutata: zero contagi, anche se rispetto al giorno precedente ci sono sempre i tre nuovi casi di Padova.

Lo ZERO (scritto tutto maiuscolo, ndr) è un bene prezioso da conservare con un comportamento virtuoso. (Il Gazzettino)

La notizia riportata su altri giornali

In tutta la regione abbiamo 14 laboratori microbiologici, oltre a quello Padovano diretto dal professor Crisanti. Incalzata dalle domande dei giornalisti, la dirigente della regione Veneto ha chiarito punti importanti. (il Corriere delle Alpi)

Negli altri territori il calo risulta più contenuto: meno 6.900 a Padova, meno 4.700 a Treviso, meno 4.300 a Vicenza, meno 1.600 a Rovigo e meno 1.400 a Belluno. Le province con i saldi occupazionali più pesanti sono quelle dove le attività stagionali (turismo e agricoltura) hanno una incidenza maggiore: Venezia ha perso 26 mila posti di lavoro dipendente e Verona oltre 17 mila. (RovigoOggi.it)

Negli altri territori il calo risulta più contenuto: meno 6.900 a Padova, meno 4.700 a Treviso, meno 4.300 a Vicenza, meno 1.600 a Rovigo e meno 1.400 a Belluno. Le province con i saldi occupazionali più pesanti sono quelle dove le attività stagionali (turismo e agricoltura) hanno una incidenza maggiore: Venezia ha perso 26 mila posti di lavoro dipendente e Verona oltre 17 mila. (RovigoInDiretta.it)

Questo perché il presidente della Regione Veneto, durante il punto stampa dell'ora di pranzo comunica i dati più aggiornati, quelli delle sette del mattino raffrontati con le 7 del giorno precedente. Il bollettino emesso alle 17 riportava zero in tutte le province: zero nuovi contagi rilevati dalle 7 del mattino. (il Corriere delle Alpi)

E anche sull'app di tracciamento, per Crisanti, incoerenza: "Prima era obbligatoria, poi è diventata facoltativa. Stiamo dando al virus l’opportunità di trasmettersi". (Yahoo Notizie)

Ma anche l’istruzione privata (-88% nelle ultime due settimane), l’editoria e la cultura scontano pesantemente gli effetti della. mancata ripartenza. Sono oltre 60 mila i posti di lavoro persi in Veneto dall’inizio dell’emergenza Covid-19. (Il Giornale di Vicenza)