Biennale d’arte: “Non apriremo il padiglione di Israele fino alla tregua a Gaza”

LEGGI – Varoufakis: “Non taccio e insisto: boicottiamo Israele” Il padiglione di cui tutti parlano, alla Biennale di Venezia 2024 non ci sarà: Israele non apre. Nessun boicottaggio: alla base c’è la scelta dell’artista espositrice, Ruth Patir. “Apriremo la mostra quando sarà raggiunto un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi” recita il cartello … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

L'arte è sempre politica e la politica passa anche dall'arte. La prova è alla Biennale di Venezia dove - fra proteste, opere esposte e scelte curatoriali - i Padiglioni nazionali diventano la cartina di tornasole della geopolitica. (ilGiornale.it)

In questa stanza vuota al riparo dalla folla, Ruth Pat… Tutto resta sospeso e anche il nostro Padiglione doveva fermarsi. (la Repubblica)

Luca Beatrice 18 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

Non si placa la protesta, anzi, monta fino a infiammare la Biennale di Venezia, che invece di inaugurare mostre e padiglioni, sembra voglia varare un nuovo corso che si rifà storicamente a un passato fatto di slogan e bandiere date alle fiamme. (La Stampa)

La Russia non espone alla 60/a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, come già alla Mostra precedente, inaugurata due mesi dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina. (Adnkronos)

Così come quella, altrettanto sociale, dell’augurio e del saluto, che comprende ora, dopo l’inizio dei bombardamenti russi nel febbraio del 2022, “passa una notte tranquilla”. (Adnkronos) – Gli ucraini che non sono al fronte si ritrovano insieme per cucire le reti mimetiche o divise per i soldati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)