L'ultimo schiaffo di Erdogan: invita il Papa alla riconversione di Santa Sofia

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Da venerdì prossimo, infatti, sarà il Diyanet a prendere in carico la gestione del complesso monumentale.

Le polemiche sulla decisione del presidente turco, infatti, non si fermano.

Lo ha annunciato ieri il portavoce del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, alla Cnn Turk.

A presiedere la cerimonia di venerdì prossimo sarà Ali Erbaş, capo del Consiglio per gli Affari Religiosi turco. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Secondo il capo della Chiesa ortodossa di Grecia, «con questo atteggiamento stanno tollerando o essenzialmente accettando, in violazione di ogni senso di legalità internazionale, un atto sacrilego di sacrilegio non solo di un centro spirituale sacro per la nostra fede ortodossa, del cristianesimo in generale, e di un simbolo della nostra fede, ma di un monumento culturale ecumenico e simbolo del reciproco riavvicinamento dei popoli e degli esseri umani, di persone con diverse identità religiose». (Il Messaggero)

Una domanda che si fanno in molti, dopo la recente decisione del Presidente turco Erdogan su Santa Sofia. A pochi giorni dalla riapertura della Basilica di “Santa Sofia” (la sua riconversione in moschea è attesa per il 24 luglio), e dopo le parole, durante l’Angelus domenicale, del Santo Padre che si dichiarava “addolorato e dispiaciuto” di questa decisione, ecco che Erdogan decide di fare un passo: invitare Papa Francesco proprio a “Santa Sofia”. (La Luce di Maria)

Altre icone che non sono visibili durante il culto, perché non si trovano nella direzione della 'qiblà, ossia di La Mecca, verso cui i musulmani si rivolgono per pregare, potrebbero invece restare scoperti. (Quotidiano.net)

Tale documento sarà presentato all’Unesco, che aveva designato il monumento come patrimonio dell’umanità e che ha espresso “dispiacere” e “perplessità” per l’uso islamico della basilica cristiana. Istanbul (AsiaNews) – Utilizzare la basilica di Santa Sofia come uno “strumento politico” è un “errore irreparabile”, che “distrugge il messaggio di riconciliazione e di giustizia dell’islam, il cui significato è ‘pace’”. (AsiaNews)