Pesaro: inaugurata la statua dedicata al tenore Luciano Pavarotti

PESARO – Un’emozione tra il numeroso pubblico, l’attesa, tanta curiosità ed un lungo applauso. È così che sabato pomeriggio è stata inaugurata l’imponente statua in bronzo a grandezza naturale dedicata al tenore noto in tutto il mondo Luciano Pavarotti. Situata in Piazzale Lazzarini di fronte al Teatro Rossini, con le braccia aperte e il fazzoletto in mano, la statua è stata realizzata da Albano Poli con la tecnica della fusione a cera persa (Occhio alla Notizia)

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Un lungo applauso e una folla stretta attorno alla moglie Nicoletta Mantovani e alle figlie Cristina e Giuliana. (corriereadriatico.it)

In bronzo, alta 192 centimetri, è poggiata su una base di marmo con una targa che cita le sue parole: «Sono cittadino onorario di mille città nel mondo, ma di questa mi sento vero cittadino». Perché a Pesaro, Città creativa della musica Unesco (ha dato i natali a Gioachino Rossini), il tenore era di casa: si è esibito per la riapertura del Teatro Rossini nell’aprile del 1980 dopo 14 anni di chiusura; ha incantato il pubblico, nel 1986, con uno storico concerto in piazza del Popolo; e ha inaugurato, nel 1996, il Vitrifrigo Arena, dove il Rossini Opera Festival ha allestito alcuni dei suoi ultimi maggiori successi. (Corriere della Sera)

Gambini ha manifestato il suo disappunto, mettendo in luce una serie di questioni finanziarie e prioritarie secondo il suo punto di vista. "Permettimi uno sfogo: due anni per trovare fondi per un omaggio a Simoncelli, due anni per una targa in ricordo di Pantani, senza ottenere risultati, e oggi si trovano all'improvviso oltre 60.000 euro per la statua di Pavarotti," ha dichiarato il consigliere, sottolineando una percezione di ingiustizia nella distribuzione delle risorse culturali della città. (Vivere Pesaro)

"Ci tenevamo molto a questo momento - ha detto il sindaco Matteo Ricci -, Pesaro è Città creativa della musica Unesco, città natale di Gioachino Rossini e seconda casa di Luciano Pavarotti". (La Nuova Venezia)

La suspence A scoprire la statua/monumento, dell’altezza di 192 cm, poggiata su una base di marmo, opera in bronzo realizzata, con la tecnica della fusione a cera persa, da Albano Poli, la vedova Nicoletta Mantovani, le figlie Giuliana e Cristina, i nipoti, il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, il vicesindaco di Modena Gianpiero Cavazza, insieme alle autorità locali, tra cui la prefetta Emanuela Saveria Greco il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco Daniele Vimini, il direttore generale del Rof Cristian Della Chiara, il presidente dell’Orchestra Rossini Saul Salucci. (corriereadriatico.it)

Marzo Lanzi, candidato sindaco del centrodestra sottolinea: «La statua davanti al teatro Rossini è una scelta nel merito e del luogo che ha lasciato più di una perplessità. PESARO – Statua di Pavarotti in piazzale Lazzarini, non manda la critica politica. (Centropagina)