FMI: l'Europa rischia uno shock economico

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Sostegno al lavoro cruciale in Europa. Sostenere il lavoro resta uno degli imperativi per il FMI.

Il FMI ha quindi avvisato l’Europa: la crisi è grave, la ripresa economica a rischio.

A fornire un outlook aggiornato sul vecchio continente è il Fondo Monetario Internazionale, che ha dato indicazioni piuttosto fosche sull’uscita dalla crisi nella regione europea.

In questa cornice, il Fondo Monetario Internazionale ha messo in guardia i Paesi europei: l’uscita dalla crisi sarà più lenta e difficoltosa. (Money.it)

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Le banche sono solide ma nel medio termine serviranno aumenti di capitale. L’Europa sta vivendo la peggior crisi economica dalla seconda guerra mondiale. Il Fondo però aggiunge “la risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante: senza la recessione sarebbe stata ben peggiore”. (Il Fatto Quotidiano)

Un ritiro prematuro delle politiche di sostegno potrebbe risospingere i Paesi nella recessione, cancellando gran parte di quanto ottenuto finora. La stima è contenuta nel Regional outlook del Fondo monetario internazionale, secondo cui l'economia del vecchio continente calerà del 7% quest'anno prima di risalire del 4,7% il prossimo. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. «La loro resilienza, insieme alla forte risposta politica, hanno aiutato a prevenire un credit crunch», una stretta del credito. (Ticinonline)

L'Fmi stima che in Europa la dimensione media delle misure fiscali discrezionali annunciate per il 2020 sia stata del 6,2% del Pil per le economie avanzate - come l'Italia - e del 3,1% per quelle emergenti. (la Repubblica)

Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale, sottolineando che la «risposta senza precedenti ha evitato un risultato devastante»: senza la «recessione sarebbe stata ben peggiore». I rischi per l'economia europea «restano significativi e stanno aumentando con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. (Il Messaggero)

Molte di queste perdite non saranno recuperate nel medio termine». Per sostenere la ripresa dalla pandemia, le politiche dovrebbero cercare di affrontare sfide di lunga durata, come la bassa crescita della produttività, la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e la crescente disuguaglianza». (La Stampa)