Servizi segreti: "Pronti attentati in Bielorussia". Il piano di Putin per far entrare Lukashenko in guerra

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Cioè, un pretesto formale per entrare in guerra".

In sostanza Vladimir Putin starebbe usando lo stesso metodo già utilizzato per giustificare la guerra in Cecenia.

Colpire la Bielorussia per far entrare anche Aleksandr Lukashenko in guerra.

E ancora: "Secondo le menti di questa 'operazione speciale' del Cremlino, questo creerà un cosiddetto 'casus belli' per Lukashenko.

In precedenza, il servizio stampa del Cremlino aveva dichiarato che Putin avrebbe incontrato Lukashenko a San Pietroburgo il 25 giugno

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Inoltre, ha notato che la Bielorussia è già un membro di questa guerra, ma che Lukashenko si trattiene ancora sul coinvolgimento delle forze armate bielorusse Zhdanov ha sottolineato che lascia ancora la possibilità di un intervento al 50 per cento, ma ha aggiunto che Putin farà di tutto per costringere Lukashenko a entrare effettivamente in questa guerra. (Adnkronos)

(LaPresse) – Il leader autoritario della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha affermato che “il blocco del transito tra l’enclave russa di Kaliningrad e la Lituania da parte di Vilnius equivale a una dichiarazione di guerra de facto”. (LAPRESSE)

La mossa di Vladimir Putin: il nuovo sistema missilistico per la Bielorussia. Con i nuovi sistemi missilistici, la Russia Bianca potrebbe offrire a Vladimir Putin un sostegno fondamentale per vincere la guerra in Ucraina. (QuiFinanza)

Adesso la Bielorussia si appresta a diventare una specie di base militare della Russia, dopo averne ospitato le manovre congiunte servite per attaccare Kiev da terra alla fine dello scorso febbraio. E Aleksandr Lukashenko non può più far finta di barcamenarsi tra Russia e Europa. (Corriere della Sera)

La Bielorussia odierna non è altro che una provincia in più dell’impero di Putin dove l'esercito russo può fare ciò che vuole per spostare le forze, per dispiegare l'equipaggiamento. Non poteva mancare la risposta di Minsk, tirata in causa per prima, oltre che di Mosca, che non nasconde di considerare Vilnius il suo avversario principale in Europa. (Difesa Online)

E il fatto che l’altra notte siano state filmate nel cuore della notte dai telefonini di chi stazionava dalle parti del Cremlino ha confermato ciò che a Mosca tutti sanno: in una di quelle macchine - che si muovono cambiandosi di posto a tutta velocità - c’è Vladimir Putin (La Stampa)