Roland Garros, i numeri dei quattro semifinalisti
Meglio di lui in questa categoria ha fatto Jannik Sinner, che pur avendone meno a disposizione (21), ne ha convertite due in più, 13.
In particolare, andrebbero tracciate delle linee fra chi ha già perso dei set e chi non l’ha fatto.
Conseguentemente, il monomane toscano è il giocatore con meno doppi falli commessi fra i tennisti ancora in gioco con due.
Come l’azzurro, il 5% percento dei suoi punti si chiudono con un vincente di rovescio. (Ubi Tennis)
La notizia riportata su altri media
Tre le gare in programma oggi dopo l'eesordio dgeli azzurri: alle 15 Scozia-Svizzera, 18 Danimarca-Finlandia e alle 21 Belgio-Russia. Novak Djokovic è per la quinta volta finalista del Roland Garros di Parigi dove sfiderà Stefanos Tsitsipas (Corriere dello Sport.it)
Quella che il numero uno del mondo giocherà domani contro Stefanos Tsitsipas sarà, infatti, la ventinovesima finale di un torneo dello Slam per il serbo. Nella storia del Gioco, soltanto Roger Federer può vantare – per ora – un numero migliore: lo svizzero guida questa speciale classifica a quota 31, mentre Nadal insegue a 28. (Tennis World Italia)
Djokovic ha poi parlato dell’andamento del match: “Rafa mi aveva battuto negli 8 precedenti qui, così ho cercato di prendere alcune cose della mia vittoria del 2015. ll concetto del “fare la storia” è spesso abusato nello sport, ma non è questo il caso dell’impresa compiuta da Novak Djokovic nella semifinale del Roland Garros 2021 contro Rafa Nadal. (Virgilio Sport)
Non c'è tempo ma merito questo dopo una vittoria del genere anche se è in arrivo una finale del Grande Slam" In conferenza stampa il tennista serbo soddisfatto ha iniziato così: "Senza dubbio è stata la mia miglior gara disputata in tutta la mia storia al Roland Garros. (Tennis World Italia)
Ecco le sue parole dopo una vittoria che potrebbe risultare decisiva per le sorti del suo torneo (La Gazzetta dello Sport)
Rafa Nadal e Novak Djokovic hanno 35 e 34 anni ma addosso gli resta la magia di campioni eterni, infiniti, interminabili. E’ stata una di quelle partite che ricordi per sempre, sicuramente una delle tre migliori della mia vita. (La Stampa)
