Ucciso a sangue freddo e forse torturato: così il fotoreporter Maks Levin è stato ammazzato dai russi in Ucraina

L'Espresso ESTERI

Secondo la prima Levin e Chernyshov sarebbero stati colpiti perché entrati in una zona controllata dalle forze russe, senza accorgersi che queste erano nascoste in alcune trincee.

Così, mente Levin ignaro scende dalla sua auto e inizia a cercare il drone e Chernyshov lo aspetta alla macchina, i russi si avvicinano

È morto così Maks Levin, 40 anni, il fotoreporter ucraino scomparso il 13 marzo e ritrovato cadavere lo scorso primo aprile, in una foresta poco distante da Kiev (L'Espresso)

Ne parlano anche altre fonti

Reporter senza frontiere (Rsf) ha affermato che i suoi risultati “mostrano che i due uomini sono stati senza dubbio giustiziati a freddo”. Il gruppo ha detto che posizioni russe in disuso, una delle quali ancora intrappolata, sono state trovate nelle vicinanze. (Nanopress)

I corpi dei due sono stati ritrovati nei boschi a nord di Kiev lo scorso 1 aprile. Reporter senza frontiere ha affermato che le sue scoperte “mostrano che i due uomini sono stati senza dubbio giustiziati a freddo”. (LAPRESSE)

E lotteremo per identificare e trovare coloro che li hanno giustiziati”, ha affermato Christophe Deloire, segretario generale della ong. (Il Fatto Quotidiano)

Macron […] è il presidente più odiato della Quinta Repubblica, dalla destra, dall'estrema destra, dalla sinistra e anche dai ceti popolari L'enclave russa è chiusa tra Lituania, Bielorussia e Polonia, e Vilnius ha bloccato i rifornimenti via terra, per treno o per strada. (Italia Oggi)