Effetto caso Astrazeneca: alto il numero dei non prenotati over 75

La Pressa INTERNO

La percentuale scende al 41,5% nella fascia di età compresa tra gli 80 e gli 84 anni, e al 6,4% in quella dai 75 ai 79 anniRisulta più che buona la copertura vaccinale degli operatori scolastici.

Un effetto che per il Direttore Generale dell'Ausl Antonio Brambilla, nel consueto punto stampa settimanale, si sarebbe esteso anche alla categoria dei candidati al vaccino nella fascia di età 75-79 anni dove si registra un 17,7% dei soggetti aventi diritto che non si è prenotato. (La Pressa)

Ne parlano anche altre testate

Ad annunciare la scelta strategica a Bruxelles è stata la presidente Ursula von der Leyen. Nello scenario evidenziato da von der Leyen la questione immunità potrebbe non ridursi alla questione delle due dosi di prammatica, in Europa serviranno "richiami" per rafforzare la protezione dei vaccinati. (IL GIORNO)

Non passano manco due ore ed ecco che la vicepresidente (nonché assessore al Welfare e Sanità, attesa mercoledì prossimo in Commissione) butta acqua sul fuoco smentendo su tutta la linea il suo direttore generale made in Veneto. (L'Eco di Bergamo)

Nota informativa Ministero [PDF] Di. il Dipartimento della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute ha inviato a tutti gli organi competenti l’aggiornamento della nota informativa del consenso relativa al vaccino anti covid Vaxzevria predisposta dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). (Orizzonte Scuola)

A dirlo, durante la commissione del consiglio regionale mercoledì 14 aprile è stato il dg del welfare della Regione Lombardia Giovanni Pavesi: «Quello del rifiuto del vaccino AstraZeneca è un tema difficile. (SondrioToday)

Una posizione ferma quella della Danimarca malgrado i pareri favorevoli all'utilizzo da parte dell'agenzia europea del farmaco, l'Ema, e dell'Oms. Il nuovo piano vaccinale di Copenaghen non prevede più le somministrazioni del farmaco sviluppato dalla multinazionale anglo-svedese. (TG La7)

È risultato chiaro, da parte delle direttrici e dei direttori, che ci sia un’incongruenza tra la volontà dei teatri di attuare buone pratiche di inclusione socio-culturale e i meccanismi di finanziamento previsti dal Ministero. (MI-LORENTEGGIO.COM.)