In Cina interviene, a sorpresa, la banca centrale

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I dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio, gli investimenti e la produzione industriale della Cina di luglio hanno mancato le stime degli economisti e la banca centrale, che aveva precedentemente ridotto gli oneri finanziari, è intervenuta di nuovo.

La Cina taglia i tassi: il dragone è in crisi?

Non importa quanto sia debole l’offerta di credito, le aziende e i consumatori sono cauti nell’assumere più debiti

La settimana dei mercati inizia con una mossa a sorpresa da Pechino (Money.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Pimco: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. Magra consolazione: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. Lo yuan cade sui minimi degli ultimi tre mesi. (Milano Finanza)

La Cina ha tirato il freno a mano: ora i giovani non trovano più lavoro dal nostro corrispondente Gianluca Modolo. Il premier cinese Li Keqiang ripreso durante un summit Ue-Cina (reuters). Raffica di dati negativi, dalle vendite al dettaglio alla produzione industriale. (la Repubblica)

I dati di oggi rivelano un netto rallentamento della crescita cinese in tutti i settori: consumi, investimenti, produzione industriale, mercato immobiliare. Il rallentamento della crescita cinese ha un impatto immediato sui mercati delle materie prime: il petrolio è sceso del 5% tornando ai livelli di metà febbraio, cioè prima dell’invasione russa in Ucraina. (Corriere della Sera)

Visti i dati negativi sulla domanda, la produzione industriale e la disoccupazione giovanile, la banca centrale della Cina ha tagliato i tassi di interesse per la prima volta da gennaio. ZERO-COVID. La politica zero-COVID portata avanti dal presidente Xi Jinping consiste nell’imposizione di rigidi lockdown ogniqualvolta vengano rilevati dei focolai di coronavirus (Start Magazine)

Nel secondo semestre l’economia cinese potrà essere messa ancora dura prova dalla politica zero-Covid delle autorità, così come il rallentamento del settore immobiliare imporrà molta attenzione. Le attuali difficoltà dell'economia cinese non devono però portare a visioni scorrette sulla Cina (Altroconsumo)

Qualunque sia la risposta, la storia non si è fermata e gli equilibri mondiali non sono ineluttabili, se mai interessasse alla politica nostrana A luglio le vendite al dettaglio (un indicatore importante dei consumi) sono aumentate solo del 2,7% rispetto alle previsioni del 5%. (Il Primato Nazionale)