Floyd, l'ex agente Chauvin chiede un nuovo processo

Gazzetta di Parma ESTERI

I legali di Derek Chauvin, l'ex agente della polizia di Minneapolis condannato per la morte del 46enne afroamericano George Floyd, hanno presentando ricorso in appello.

Nella richiesta si legge come a Chauvin sia stato negato il diritto a un giusto processo e per questo ne chiedono un altro.

Si accusa anche la corte che ha condannato l'ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. (Gazzetta di Parma)

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Anzi, era attesa ed è una prassi piuttosto comune nel caso di processi che si concludono con una condanna. Ai giurati viene invece rimproverata una «cattiva condotta» così come il fatto di essersi lasciati «intimidire» dalle «pressioni dovute alla questione razziale» durante il processo. (Ticinonline)

Gli avvocati di Derek Chauvin, l'ex agente di polizia di Minneapolis condannato per l'omicidio del 46enne afroamericano George Floyd, hanno presentato ricorso in appello chiedendo l'annullamento della sentenza di condanna emessa in primo grado. (Fanpage.it)

Si accusa anche la corte che ha condannato l’ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. Quest’ultimo si è tenuto a Minneapolis, la città in cui Floyd è stato ucciso (Ticinonews.ch)

Si accusa anche la corte che ha condannato l’ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. I legali di Derek Chauvin, l’ex agente della polizia di Minneapolis condannato per la morte del 46enne afroamericano George Floyd, hanno presentando ricorso in appello. (Corriere del Ticino)

E questo perché, sostiene l'avvocato Eric Nelson, al poliziotto di Minneapolis è stato negato il diritto a un processo equo. I legali dell'ex agente Derek Chauvin, condannato per l'omicidio dell'afroamericano George Floyd, hanno presentato ricorso in appello e chiesto un nuovo processo. (Adnkronos)

Infine, i giudici sono accusati di non essere stati in grado di isolare la giuria visto l'ambiente ostile all'imputato, sottoponendo così i giurati a possibili intimidazioni o al timore di rappresaglie Si accusa anche la corte che ha condannato l'ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. (RSI.ch Informazione)