Studente universitario della California guadagna 110 milioni di dollari con il meme stock Bed Bath&Beyond

La Stampa ECONOMIA

Bed Bath & Beyond è uno dei meme stock salito alle cronache nel 2021, ma che ha attirato meni attenzione di GameStop e Amc

Uno studente universitario della California guadagna 110 milioni di dollari vendendo azioni di Bed Bath & Beyond, il nuovo meme stock che da luglio è salito di oltre il 400% prima di segnare nella seduta odierna un calo del 20%.

Il 20enne Jake Freeman ha acquistato titoli di Bed Bath & Beyond a luglio a soli 5.50 dollari, per poi venderli quando erano a 27 dollari, realizzando un guadagno milionario. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

"Siamo lieti di aver raggiunto un accordo costruttivo con RC Ventures a marzo e- ha comunicato Bed Bath & Beyond nella tarda serata di ieri - Continuiamo a rispettare le nostre priorità per aumentare la liquidità, apportare modifiche strategiche e migliorare le operazioni per riconquistare i clienti e aumentare l'efficienza dei costi". (Teleborsa)

L’investitore attivista Ryan Cohen, co-fondatore di Chewy e presidente di GameStop, ha ceduto la sua posizione nel rivenditore Bed Bath & Beyond. Cohen aveva acquistato le sue azioni di Bed Bath & Beyond a una media di circa $ 15,34 per azione (Borse.it)

A questo proposito è peculiare la storia, raccontata dal Financial Times, dello studente universitario statunitense Jake Freeman, che ha guadagnato 110 milioni di dollari con il meme stock di Bed, Bath & Beyond e adesso con suo zio ha un'esposizione MindMed. (Milano Finanza)

Al Financial Times, Freeman ha spiegato di avere raccolto tra amici e parenti i 27,5 milioni di dollari necessari al suo investimento su Bed Bath & Beyond. A luglio lo studente ventenne ha comprato 5 milioni di azioni a 5,5 dollari l’una. (Avvenire)

Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 17,53 e successiva a 17,16. Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 10,36 e successiva 9,64. (Teleborsa)

Nonostante perdite nel secondo trimestre per quasi 360 milioni di dollari e una liquidità quasi prosciugata, nessun campanello d'allarme. Per molti, troppi, un nome sufficiente per puntare a occhi chiusi sul titolo senza curarsi dello stato pre-agonico della catena americana di negozi al dettaglio. (ilGiornale.it)