Ponte Morandi, i cda di Atlantia e Aspi sapevano del rischio crollo

Il Sole 24 ORE INTERNO

Ma questi sospetti, rischiano di appesantire anche la posizione del ministero delle Infrastrutture di Maurizio Caprino. 3' di lettura. Anche i vertici di Autostrade per l’Italia (Aspi) e della capogruppo Atlantia sapevano che il Ponte Morandi era a rischio crollo.

AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE. I report venivano visti solo da dirigenti tecnici, mentre le valutazioni sui rischi finivano sui tavoli dei consigli di amministrazione. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Crollo che portò alla morte di 43 persone tra cui anche un medico fiorentino, in viaggio insieme alla fidanzata, e due giovani aretini. Mentre nei tre anni precedenti viene sollevata la possibilità, seppur molto bassa di un crollo, dal 2017 si parla di 'rischio perdita di stabilità'. (FirenzeToday)

Saperne di più è una tua scelta. (La Repubblica)

Continuano ad emergere nuovi dettagli nell'ambito delle indagini sulla tragedia del Ponte Morandi, collassato a Genova nell'agosto del 2018 provocando la morte di 43 persone. Il sistema era stato poi inserito nel progetto di retrofitting, i lavori di rinforzo delle pile 9 e 10 che però non sono mai partiti. (Fanpage.it)

La gru, abbattendosi, si è posata su uno degli impalcati che si trova a terra per le operazioni di assemblaggio. Da quanto si apprende, gli operai erano al lavoro per rimettere in sicurezza l’area. (Calabria 7)

Dal 2014 al 2016 per il Morandi si parla di "rischio crollo", dal 2017 la dicitura diventa "rischio perdita stabilità". Nel registro digitale di Atlantia è stato trovato un documento che svela il rischio crollo per il ponte Morandi. (Primocanale)

Finora i dirigenti di Autostrade per l’Italia (Aspi) hanno dichiarato ai magistrati che per il viadotto nessun rapporto di Spea (società delegata al monitoraggio della rete autostradale) aveva messo in allarme per il pericolo di crollo. (Corriere del Ticino)