Balli, canti e striscioni. I colori del dissenso. Da una piazza all'altra attraverso il centro

LA NAZIONE INTERNO

Balli, canti e tanti striscioni. Il corteo di ieri (oltre 5 mila hanno sfilato per le vie della città) si è svolto senza incidenti. Tante le facce in questa galleria fotografica di chi ha voluto manifestare il proprio dissenso contro la guerra in Palestina e una condanna per le cariche della polizia avvenute lo scorso venerdì 23 febbraio. Nelle foto, dall’alto e dentro il corteo, i giovani, ma anche i tanti adulti che hanno sfilato a fianco degli studenti. (LA NAZIONE)

Su altri giornali

Ieri anche Modena, che è stata definita dai manifestanti stessi come «la città che non vuole dimenticare», ha ospitato un corteo pro Palestina. Partendo da piazzale 1 Maggio, fino ad arrivare in piazza Matteotti, più di mille persone – senza alcuna tensione con le forze dell’ordine – hanno ribadito pubblicamente il loro pieno appoggio alla resistenza palestinese contro «il genocidio perpetrato dallo stato di Israele». (Gazzetta di Modena)

Il che dice da solo quanto confusa sia la situazione perché la senatrice ha detto con parole nette il suo strazio sui bambini palestinesi e su tutti i bambini coinvolti nei combattimenti e nelle stragi; a partire da quelle del 7 ottobre, che hanno spalancato le porte all’orrore, f… (la Repubblica)

Ma, a parte qualche muro imbrattato, nessuna tensione, specie con le forze dell’ordine. “Fermiamo il genocidio, salviamo Gaza”. (Il Fatto Quotidiano)

A Pisa, come reazione a quelle violenze, ce ne sono cinquemila e q… Non si vedono poliziotti, carabinieri o finanzieri mentre il lunghissimo corteo percorre le strade del centro della città. (La Repubblica Firenze.it)

I manifestanti hanno esposto foto di Benjamin Netanyahu e Giorgia Meloni imbrattate con impronte di mani rosse, a simboleggiare «il sangue dei palestinesi», mentre un manifestante alzava un cartello con scritto: «Liliana Segre, io ti stimo ma non sento la tua voce sulle stragi di Gaza». (Il Manifesto)

A Pisa gli studenti tornano in piazza ma questa volta il corteo, organizzato dal coordinamento degli studenti medi, è concordato con la Questura. (ilGiornale.it)