L'utopia impossibile dell'architetto che vuole ricostruire una città ideale sulle rovine di New York

L'utopia impossibile dell'architetto che vuole ricostruire una città ideale sulle rovine di New York

In una delle sequenze più belle della storia del cinema, Gary Oldman seduce Winona Ryder mentre scorrono le immagini di L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat dei Fratelli Lumière. Era il 1992, l’anno di uno dei capolavori di Francis Ford Coppola: Dracula di Bram Stoker. In quella scena Coppola aveva dimostrato tutto l’amore per il grande schermo, che ha sempre accompagnato la sua vita. È un maestro che riesce a mescolare la creatività del genio alla sregolatezza. (Famiglia Cristiana)

La notizia riportata su altri giornali

Tutti espongono i propri vizi e lottano per spartirsi un potere senza più nessuna morale. Il grande film cullato da Francis Ford Coppola per quasi 40 anni è ambientato ai giorni nostri in una New York di fantasia che si chiama New Rome, e vive delle stesse dinamiche dell’antica Roma degli anni di Cicerone e Catilina. (Esquire Italia)

Al centro di Megalopolis c’è un utopia che parte da una sostanza, il Mégalon, grazie alla quale l’architetto Cesar Catalina (Adam Driver), relegatosi alla sommità del Chrysler Building, ha ottenuto il premio Nobel: un materiale rivoluzionario in grado di edificare una città immaginaria, New Rome, che è in tutto e per tutto una versione futuristica di New York, tanto da sorgere sulle sue ceneri dopo un disastro che l’ha colpita. (Best Movie)

Megalopolis, la recensione di Marzia Gandolfi

A undici anni dal suo ultimo film Twixt, Francis Ford Coppola è tornato al Festival di Cannes con la sua ultima fatica, il kolossal autoprodotto Megalopolis, accolto da una standing ovation di alcuni minuti dal pubblico in sala ma in grado di dividere nettamente la critica poco dopo. (BadTaste.it Cinema)

Ci sono fantasmi che dovrebbero restare tali? Il film più atteso dell’anno non delude o magari soltanto un po’ chi aspettava un nuovo Apocalypse Now , che deluse chi aspettava un nuovo Padrino . Decisamente soddisfatto chi ama il Coppola perpetuamente avanguardista che vuole esaurire il cinema e arrivare alla fine di tutte le sue possibilità. (cinematografo.it)