Unicredit: raggiunta la barriera a 10,75-10,80 euro

Milano Finanza ECONOMIA

Nel giro di pochissime sedute la brusca correzione di inizio settimana è stata quindi annullata, ripristinando uno scenario costruttivo, per quanto sempre frammentato dalla continua apertura di vuoti di prezzo.

In questo senso, lo scenario di breve rimane sotto pressione e non è da escludere che già nella seconda parte della seduta le quotazioni possano provare a richiudere il gap iniziale attorno a 10,64 euro. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

Venerdì 24 settembre i dipendenti del Gruppo Monte dei Paschi di Siena scenderanno in sciopero unitariamente contro i paventati esuberi annunciati dall’azienda. Da mesi le organizzazioni sindacali stanno trattando con il Gruppo affinché l’imponente ed indefinita operazione di aggregazione alla quale è sottoposto l’istituto non ricada su dipendenti e clientela. (Riviera24)

Prosegue il tentativo d rimbalzo per Unicredit, che ha raggiunto la resistenza chiave a 10,45-10,50 euro e deve ora dimostrare di poter recuperare tale livello: proprio il breakout questa barriera potrà in qualche modo allentare la pressione ribassista sfociata a inizio settimana, offrendo al titolo un’immediata opportunità di reazione, ulteriormente favorita anche dal gap down lasciato aperto a 10,68 euro, che potrebbe fungere da utile polo d’attrazione. (Milano Finanza)

L'Italia è un insieme di regioni, ognuna con le sue proprie necessità, caratteristiche, aziende e persone e non ho dubbi nella nostra capacità di sostenere e valorizzare i suoi territori, proprio come abbiamo fatto qui a Napoli con “Spazio UniCredit”, investendo nella città e nei suoi giovani per valorizzare l’ecosistema di innovazione che si è creato attorno al campus Universitario della Federico II. (La Repubblica)

Da mesi le organizzazioni sindacali stanno trattando con il Gruppo affinché l’imponente ed indefinita operazione di aggregazione alla quale è sottoposto l’Istituto non ricada su dipendenti e clientela. (Genova24.it)

Non si possono apprendere le notizie sul futuro del Monte Paschi da indiscrezioni di stampa, nell’assoluta latitanza dello Stato, primo azionista della banca stessa. Riteniamo fondamentale, quindi, aprire un dialogo con le parti sociali e che si cominci a fare chiarezza sul futuro di Monte Paschi" (Il Friuli)

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