I cinesi sono 1,4 miliardi ma il tasso di natalità è ai minimi

AGI - Agenzia Italia ESTERI

La popolazione cinese supera ufficialmente gli 1,4 miliardi di persone, ma il numero di nuovi nati nel 2019 tocca i minimi da quasi sessanta anni, quando la Cina venne colpita dalle carestie provocate dal Grande Balzo in Avanti.

Gli effetti della politica del figlio unico appaiono ancora oggi visibili, in Cina, dove ci sono trenta milioni di uomini in più rispetto alle donne (715,27 milioni contro 684,78 milioni). (AGI - Agenzia Italia)

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CHE COSA DICE L’ISTAT CINESE. Il dato corrisponde alle attese degli analisti e rientra nell’obiettivo ufficiale di Pechino del 6,0-6,5%. Che cosa mostrano i dati dell’Istituto nazionale di statistica della Cina su Pil, domanda interna e investimenti. (Startmag Web magazine)

Bimbi cinesi nella provincia di Gansu - Epa. (Avvenire)

LEVARE LA POLITICA DEL FIGLIO UNICO NON È SERVITO. Per evitare una crisi demografica, nel 2016 il governo cinese ha allentato la sua politica del figlio unico per consentire alle persone di avere due figli, ma il cambiamento non ha frenato il crollo delle gravidanze. (Lettera43)

È il terzo anno consecutivo che le nascite calano in Cina: 14,65 milioni di bambini nati nel 2019, 15,23 milioni nel 2018 e 17,23 milioni nel 2017. Non solo: meno nascite significa meno salari e meno consumatori, fanno notare sul South China Morning Post. (Ticinonline)

La popolazione totale della Cina, intanto, ha superato quota 1,4 miliardi di persone, contro gli 1,39 miliardi registrati lo scorso anno. (AGI - Agenzia Italia)

Nel 2016, le pensioni sono costate alla Cina 2.500 miliardi di yuan (487 miliardi di euro), il 140% in più rispetto a cinque anni prima. La Cina non è certo l’unico paese ad avere un tasso di natalità troppo basso e che non garantisce il ricambio della società. (Tempi.it)