Tabula rasa per votare in Libia. Il premier tenta l'azzardo, ma la gente non aspetta più (di C. Renda)

L'HuffPost ESTERI

Complicato per la popolazione libica credere che votare sia la soluzione ai loro problemi, che si cronicizzano e si aggravano settimana dopo settimana, per cui la rabbia è rivolta soprattutto contro la classe politica incapace di risposte e perfino di convergenze minime.

Difficile pensare di rilanciare uno Stato, se non uno Stato vero e proprio neanche c’è.

L’ondata di proteste causata dalla crisi economica e dalla paralisi politica attraversa la Libia da ovest a est, in tutte le principali città

(L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Devastati palazzi istituzionali anche a Misurata e a Sebha mentre a Tripoli i cortei sono stati respinti dalle milizie, che hanno sparato in alto Venerdì sera in quasi tutte le città della Libia è scoppiata la rivolta: i manifestanti protestano per l'aumento delle tariffe. (Repubblica TV)

Libia, rivolte dei gilet gialli sull'energia. Paura per i prezzi in Europa per i blocchi ai pozzi di petrolio di Floriana Bulfon. Immagini del parlamento di Tubrouk nell'est del paese, dopo l'incendio appiccato durante le proteste (afp). (la Repubblica)

Tutti i pozzi della Cirenaica sono chiusi e quelli della Tripolitania appaiono a rischio. A Tripoli minacciano gli edifici pubblici assieme ai ministeri e la sede della Noc, la compagnia petrolifera nazionale. (Corriere della Sera)

Un gruppo di manifestanti ha assaltato e dato fuoco alla sede distaccata del ministero delle Finanze di Sebah, a Misurata i cittadini hanno assaltato la sede del consiglio Municipale, a Tripoli i gruppi armati fedeli al governo hanno sciolto le manifestazioni colpendo la gente con colpi di arma da fuoco, a Sirte invece la gente è scesa in piazza con le bandiere verdi, quelle gheddafiane (La Stampa)

"È assolutamente necessario - ha aggiunto - mantenere la calma, che la leadership libica dimostri responsabilità e che tutti esercitino moderazione" Tutti gli organi devono dimettersi, compreso il governo, e non c'è modo di farlo se non attraverso le elezioni". (Tiscali Notizie)

Lo si legge in una nota dell'Onu, diffusa dall'Unsmil, firmata da Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale dell'Onu, il quale "invita tutti gli attori ad astenersi da qualsiasi azione che possa minare la stabilità. (La Sicilia)