Emergenza coronavirus: «Il decreto liquidità è ossigeno se le risorse arrivano in fretta»

La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

Le risorse arriveranno ma resta il vulnus della burocrazia: questa la linea di Daniela Fumarola, segretario generale Cisl Puglia.

Poi un auspicio sulla destinazione delle risorse: «Vanno impiegate per risolvere le criticità che stiamo vivendo in questi giorni.

Temiamo invece rallentamenti legati a burocrazia e cavilli europei»: questa la riflessione del presidente di Confindustria Puglia Domenico De Bartolomeo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altre testate

L’Abi ricorda alle banche associate che per le Pmi “il rilascio della garanzia” sui finanziamenti previsti dal Cura Italia e ora dal Dl Imprese “è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo” di garanzia Pmi. (il Fatto Nisseno)

Il decreto liquidità per sostenere il sistema produttivo da un lato punta a mettere il turbo ai prestiti alle imprese ma dall'altro non offre garanzie sui tempi di erogazione del credito. Risultato: per le richieste sopra 25 mila euro la strada si profila in salita. (Il Messaggero)

Nel decreto c’è una grande linea che separa le piccole imprese, meglio le piccolissime, dalle altre. Le banche, quelle che il decreto che dà soldi alle imprese individua come il perno, con tutto lo strascico pesante della responsabilità che questo ruolo tiene in pancia. (L'HuffPost)

Fuori dal coro Confcommercio che chiede la cancellazione e non dei rinvii degli adempimenti fiscali. Il decreto liquidità rafforza anche il “golden power”, cioè le possibilità di intervento del Governo per difendere le aziende strategiche nazionali da possibili scalate ostili. (modenaindiretta.it)

Ma un approccio che – correttamente – miri a rendere disponibili con maggiore facilità per le imprese risorse finanziarie essenziali in questo quadro deve risultare in grado di funzionare per davvero, a prescindere dall’annuncio di turno. (L'Occidentale)

Liquidità immediata. Conte ha parlato di una liquidità immediata di 400 miliardi di euro, nella fattispecie sotto forma di aiuti a tutte le imprese – sia piccole, sia grandi – e a tutte le attività che sono state obbligate alla chiusura per via dell’emergenza. (AostaSera)