Autonomia differenziata, i vescovi contro la riforma: «Mina i principi di solidarietà»

Autonomia differenziata, i vescovi contro la riforma: «Mina i principi di solidarietà»
Corriere della Sera INTERNO

Dopo sindacati, medici, sindaci del Sud Italia, associazioni, partiti di opposizione, anche la Chiesa prende posizione con un secco no all’Autonomia differenziata delle Regioni: secondo i vescovi rischia di minare «le basi del vincolo di solidarietà tra le Regioni». È un duro colpo al governo, oltre che alla riforma (dopo quello dato poco prima al presidenzialismo). L’Autonomia è ritenuta «un rischio che non può essere sottovalutato, in particolare alla luce delle disuguaglianze già esistenti, specialmente nel campo della tutela della salute, cui è dedicata larga parte delle risorse spettanti alle Regioni e che suscita apprensione in quanto inadeguato alle attese dei cittadini sia per i tempi sia per le modalità di erogazione dei servizi». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Il disegno di legge A.C. 1665 reca disposizioni sull’autonomia differenziata per le regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. Trasporto pubblico locale, cosa cambierà con l’autonomia differenziata (Start Magazine)

– “Da sempre ci sta a cuore il benessere di ogni persona, delle comunità, dell’intero Paese, mentre ci preoccupa qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. (Agenzia askanews)

Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, a margine del suo incontro elettorale con i cittadini al mercato di Casoria, in provincia di Napoli (Il Fatto Quotidiano)

Autonomia, no della Cei: "Minaccia basi solidarietà"

Il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi, l’aveva anticipato giovedì al termine dell’assemblea generale della Cei, e ieri è stata diffusa la nota del Consiglio episcopale permanente con cui l’esecutivo dei vescovi afferma che questa autonomia non s’ha da fare. (il manifesto)

Un richiamo che qualche corifeo di maggioranza ha subito stigmatizzato come ingresso dell’arbitro in partita. Ovviamente, non è così. Ma a destra piace un capo dello stato che sia supino follower del primo ministro. (il manifesto)

Documento approvato dal Consiglio Episcopale Permanente che sottolinea le preoccupazioni dei vescovi italiani (LAPRESSE)