Sanità, Gandolfo (Sirm): “Digitalizzazione aiuta ma il paziente resta al centro”

Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria SALUTE

(Adnkronos) – “Il patient journey di Fism”, il ‘viaggio del paziente’ che indica il percorso figurativo che il cittadino affronta nel relazionarsi con i servizi sanitari, dal momento della prima interazione con la struttura fino alla dimissione e oltre, con successivi percorsi di assistenza e follow-up, “oggi rappresenta un’importante novità propositiva nell’organizzazione del nostro lavoro. Per noi radiologi la digitalizzazione è una cosa assolutamente normale, siamo stati credo gli antesignani in questo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri media

Nel 2023, il 42% dei pazienti con redditi più bassi, fino a 15 mila euro, ha dovuto rinunciare o procrastinare le cure a causa della difficoltà di accesso al Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e delle difficoltà nel sostenere i costi della sanità privata. (Calabria News)

Il 21/mo Rapporto «Ospedali e salute» redatto da Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Censis lancia un segnale allarmante : anche le fasce più deboli sono spinte verso il privato non avendo accesso al Ssn a causa, spesso, delle lunghe liste di attesa, e questo provoca un ulteriore impoverimento di alcune categorie. (Giornale di Sicilia)

“Dopo anni di criticità stratificate e soli dodici mesi di amministrazione da parte del nuovo governo regionale, l’aumento delle prestazioni erogate, che dal Covid hanno registrato un incremento del 20%, e la riduzione dei tempi di attesa sono tra i risultati più efficaci ed evidenti che dimostrano l’impegno e il lavoro dell’Amministrazione Rocca. (Frosinone News)

Barbara Cittadini, Presidente nazionale AIOP in occasione del 21° Rapporto Ospedali&Salute “Reinventiamo il Servizio Sanitario. Come evitare la deriva di una Sanità per Censo”, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: Quali mosse per migliorare il sistema sanitario nazionale? (Il Giornale d'Italia)

E un cittadino su due si rivolge direttamente al privato senza nemmeno provare a prenotare nel pubblico (LAPRESSE)

Presentato il 21° Rapporto dell’Associazione, realizzato in collaborazione con il Censis. “Le strutture di diritto privato erogano quote importanti di prestazioni ad alta complessità. Ad esempio, dal 25% al 40% (a seconda della sede della neoplasia) di interventi per tumore maligno. (Quotidiano Sanità)