Auto elettrica, quanto costa ricaricarla. Differenze tra ricarica domestica e colonnina pubblica

Autotoday ECONOMIA

Ci sarà sempre più spazio in Italia per le auto elettriche.

Ricarica domestica o colonnina pubblica?

Cerchiamo allora di fornire alcune indicazioni utili ovvero spiegare cosa c’è sapere su uno degli aspetti fondamentali, la ricarica ovvero funzionamento e costi.

Da una parte ci sono le normative sulle emissioni sempre più rigide che impongono scelte sempre più drastiche.

Chi è in possesso di una vettura senza alcun carburante può senza dubbio risparmiare ma attenzione al costo della ricarica per Kw e alle eventuali differenze tra quella domestica e la colonnina pubblica. (Autotoday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Servono ricariche intelligenti. Entro i prossimi otto anni, nelle strade italiane, circoleranno almeno 6 milioni di veicoli elettrici, di cui 2 milioni ibridi plug in (gli ibridi le cui batterie si possono ricaricare anche senza l'ausilio del motore a combustione interna). (la Repubblica)

Aumenta giorno dopo giorno l’offerta messa in campo dalle Case automobilistiche che propongono molteplici modelli per una proposta di vetture elettriche che sta iniziando a soddisfare diverse esigenze e anche portafogli meno ricchi, nonostante i prezzi siano ancora piuttosto alti. (Autoappassionati.it)

Aveva il pass per la sosta riservato alle auto elettriche. Ma scopre che il pass non vale al porto, dove il parcheggio è di proprietà dell’Autorità portuale e non del Comune. (Casteddu on Line)

1, comma 1, del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 20 dicembre 2000. 2 comma 1, lettera b). (Startmag Web magazine)

Il prototipo del robot addetto alla ricarica è dotato di guida autonoma ma soprattutto da un accumulatore mobile chiamato “battery wagon”. Questi robot autonomi, sono infatti in grado di trainare le batterie mobili fino alla vettura ed occuparsi di tutte le operazioni senza interventi esterni. (Quotidiano Motori)

Quelle auto avevano una notevole autonomia, che arrivava fino a 160 km, per essere ricaricate nella sosta notturna. Successivamente Jules-Albert De Dion e Charles Bouton presentarono, nel 1883, sempre a Parigi, le auto a vapore. (Quotidiano di Sicilia)