Davigo querela Greco, sui verbali di Amara e caso Storari la fine dell’ex pool di Mani Pulite

Il Riformista INTERNO

Le ‘bombe’ sganciate contro Piercamillo Davigo, ex consigliere del Csm, starebbero spingendo infatti l’ex membro del pool a querelare Greco, almeno secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano, giornale che vede Davigo tra le proprie firme.

È lo stesso Fatto Quotidiano infatti a definire la querela di Davigo contro Greco “la rottura definitiva di ciò che fu Mani Pulite”

Greco, va ricordato, è indagato nell’ambito del caso della ‘Loggia’ per omissione di atti d’ufficio. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma tanto tra due mesi Greco va in pensione, e a ricostruire l'ufficio giudiziario più importante d'Italia sarà il suo successore Per rivendicare la propria correttezza Greco tira siluri a ripetizione contro l'ex collega Piercamillo Davigo, che per anni ha combattuto insieme a lui l'assalto a Tangentopoli. (ilGiornale.it)

E proprio per tale motivo si sarebbe rivolto a Davigo, senza seguire le vie formali, per tutelarsi. Una palese presa di posizione alla quale Greco pure rispose, non nascondendo la sua amarezza e puntando il dito contro Storari, pure senza nominarlo (Il Dubbio)

“Questa Procura ha sempre rappresentato l’indipendenza e la libertà dei magistrati. Storari, pensando che l’indagine non proseguisse, consegna i verbali secretati all’allora consigliere del Csm Davigo (Il Fatto Quotidiano)

Il procuratore ha parlato per la prima volta dei verbali di Piero Amara, ex legale esterno dell'Eni, consegnati dal suo sostituto Paolo Storari a Davigo, allora consigliere del Csm. Greco e Davigo, su questa questione, danno una propria versione di ciò che è accaduto intorno a quei verbali. (LiberoQuotidiano.it)

Il referendum sulla liceità dell’eutanasia origina dall’incostituzionalità della legge sollevata dalla Procura di Milano sul caso Cappato (suicidio assistito) La slavina fa il suo percorso silenzioso, e quando emerge, in Procura è valanga: Greco finisce sulla graticola e Storari al consiglio di disciplina. (Corriere della Sera)