Sinner show, annichilito Medvedev: l'azzurro in finale a Miami

Tiscali SPORT

Ok, per le prime quattro partite aveva mandato in campo il sostituto. Che aveva svolto il compitino, vincendo ma senza sconvolgere. Poi, al momento di fare sul serio, ecco la versione vera, quasi troppo bella per non pensare che ci sia stato anche l’aiuto dell’avversario. Sta di fatto che con una partita semplicemente perfetta Jannik Sinner ha centrato la sua terza finale al “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta avviando alla conclusione sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. (Tiscali)

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Se dovesse conquistare il torneo contro il vincente dell’altra semifinale tra Alexander Zverev e Grigor Dimitrov, l’altoatesino diventerebbe il numero due al mondo, scavalcando Carlos Alcaraz. L’azzurro ha battuto in un’ora e 9 minuti il russo Daniil Medvedev col punteggio di 6-1, 6-2. (Open)

Sfoghi del russo che non sono passati inosservati anche tra il pubblico in campo e a casa. Sguardi furenti ad ogni match perso, ma anche battute che non nascondono il nervosismo. (Open)

"Colpi da grande Milan" è il titolo che è possibile leggere nel taglio laterale della prima pagina de La Gazzetta dello Sport che oggi dedica l'apertura al tennis e a Sinner che domani sarà in finale nell'Atp di Miami (TUTTO mercato WEB)

Jannik Sinner si conferma la nuova bestia nera di Daniil Medvedev e dopo il trionfo all'Australian Open rifila al russo una nuova, brutale sconfitta (6-1, 6-2) che vale per l'azzurro la finale al Masters 1000 di Miami e la chance di diventare il n. (Avvenire)

Più in dettaglio, Sinner ha raggiunto quota 8.7 al servizio (sei punti persi con la prima e sette con la seconda), 8.8 con il rovescio, 9 con il diritto, colpo dall'efficacia particolarmente elevata in tutto il corso del torneo. (SuperTennis)

Un traguardo che consente all’altoatesino di tornare all’ultimo atto del torneo a distanza di un anno, dandogli una nuova occasione di alzare un trofeo che gli è sfuggito nel 2021 e, appunto, nel 2023, rispettivamente contro Hubert Hurkacz e proprio Medvedev. (Il Fatto Quotidiano)