Borse, torna la paura recessione: Ftse Mib il peggiore dell'Ue. In rosso il petrolio

Milano Finanza ECONOMIA

Tra le altre blue chip pesanti anche Eni (-3,23%), A2a (-3,84%), Cnh Industral (-4,03%) e Leonardo (-4,11%)

Sulle borse torna a incombere il rischio recessione.

I mercati del vecchio continente proseguono in netto calo a metà seduta dopo essere riuscite a mantenersi in territorio positivo per due giornate consecutive.

Inoltre, sale l'attesa per l'esito degli stress test della Fed sulle 34 principali banche Usa che si conoscerà domani. (Milano Finanza)

Su altre testate

Piu' penalizzato il Dax di Francoforte (-0,9%). Scivola l'euro che tratta a 1,051 dollari ma ha toccato un minimo di 1,048. (Il Sole 24 ORE)

Le Borse europee confermano il rosso mentre Wall Street prosegue in positivo. mentre si conferma il rialzo del gas (+5,3%) che sfiora 134 euro al Mwh nonostante Ue e Norvegia abbiano deciso di intensificare la cooperazione per aumentare le forniture di gas a breve e lungo termine con l'obiettivo di abbassare i prezzi. (La Sicilia)

Partenza in discesa per Eni (-1%, poi ridotto a -0,2%) dopo lo stop alla quotazione della controllata Plenitude a causa delle condizioni di mercato attuali. Sono ancora le utility a mettersi in evidenza (+1,9% Italgas, +1,6% Hera, +1,3% Terna) insieme a Recordati e Moncler. (Il Sole 24 ORE)

I possibili scenari recessivi di fronte a una politica troppo aggressiva sui tassi da parte della banca centrale degli Stat Uniti restano un fattore di forte preoccupazione per gli investitori, quando i dati macroeconomici mostrano un'attività economica in rallentamento da entrambe le sponde dell'Atlantico. (Il Sole 24 ORE)

eduta in calo per Milano (Ftse Mib -0,80% a 21.615 punti) così come per le Borse europee con l'euro debole e il manifatturiero tedesco sceso ai minimi da 23 mesi. Male soprattutto le banche, con Bper (-4,82%), Banco Bpm (-2,93%), Unicredit (-3,96%). (La Sicilia)

I possibili scenari recessivi di fronte a una politica troppo aggressiva sui tassi da parte della banca centrale degli Stat Uniti restano un fattore di forte preoccupazione per gli investitori, quando i dati macroeconomici mostrano un'attività economica in rallentamento da entrambe le sponde dell'Atlantico. (Notizie - MSN Italia)