Giustizia, vertice a Chigi sulla riforma: a breve ddl su separazione carriere

LAPRESSE INTERNO

La riunione tra Meloni, Nordio e Sisto Riunione a Palazzo Chigi nel pomeriggio di venerdì tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il suo vice Francesco Paolo Sisto: sul tavolo la riforma della giustizia, sulla quale in un’intervista della scorsa settimana Nordio aveva dichiarato che “il disegno di legge costituzionale sarà presentato a breve“. Aveva anche detto che nel provvedimento ci sarà la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri: “È nel nostro programma, quindi è un obbligo assunto nei confronti degli elettori”. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altre testate

Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, che ha lamentato la "pressione psicologica" che oggi vivono i magistrati. (Fanpage.it)

«Sono nettamente contrario - ha detto ancora - e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma». «Il codice penale non deve essere tagliato con l'accetta per dimostrare all'Europa che il numero dei reati in Italia sono calati». (ROMA on line)

E lo fa alla vigilia dell’insediamento della nuova presidente di corte di appello Maria Rosaria Covelli. In sintesi, il procuratore Gratteri si è detto «contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi», mostrando il proprio disincanto anche nei confronti della annunciata separazione delle carriere («il numero di magistrati che passa da una funzione all’altra, è basso, siamo sullo 0,2 per cento», dice Gratteri); ma anche nei confronti della annunciata riforma della obbligatorietà della azione penale: «Penso agli anziani, che subiscono una truffa e sono costretti a denunciare. (ilmattino.it)

Nei giorni scorsi la stessa Anm aveva chiesto un incontro al ministro sul tema della riforma della Giustizia, che sarà presentata nelle prossime settimane dal governo. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, incontrerà domani una rappresentanza dell'Associazione nazionale magistrati nella sede del ministero in via Arenula. (Il Messaggero Veneto)

«La separazione delle carriere? Non penso sia urgente, solo lo 0,2% fa il passaggio da una funzione e all'altra. E quando viene concesso, il magistrato deve cambiare corte di appello». (La Stampa)

È questo il cronoprogramma imposto da Giorgia Meloni anche per mettere fine alle voci incontrollate e spesso imprecise sui punti chiave del provvedimento: dalla separazione delle carriere tra giudici e pm, alla obbligatorietà dell'azione penale, per finire con la sottrazione al Consiglio superiore della magistratura delle funzioni disciplinare a carico delle toghe, esercitate in questi anni in modo che un ex Csm come Antonio Leone, nell'intervista qua sotto, non esita a definire «ridicolo». (ilGiornale.it)