Supersex: la nostra intervista a Saul Nanni, Adriano Giannini e Jasmine Trinca

Supersex, su Netflix dal 6 marzo, racconta la vita di Rocco Siffredi fin da quando era bambino e si chiamava Rocco Tano. Lo vediamo infatti a Ortona e conosciamo la sua famiglia, composta dalla madre, il padre e quattro fratelli. Compreso Tommaso, che per il protagonista è, parole sue, come un dio. A interpretare Rocco da adulto è Alessandro Borghi, mentre Saul Nanni è la sua versione 20enne, quando lascia l'Italia per andare a Parigi, dove vive il fratello. (Movieplayer)

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Difficile non credere a Rocco Siffredi, soprattutto dopo aver visto la serie Netflix a lui ispirata, ‘Supersex’, dove il re dell’hard, interpretato da uno strepitoso Alessandro Borghi, fa i conti con un’infanzia difficile nei quartieri popolari di Ortona, un rapporto ancora più difficile col fratello Tommaso e con il dolore per la mamma morta, pensiero ricorrente in Rocco sin da quando decide di lasciare il paese per intraprendere la carriera di attore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

News Rocco Siffredi rivela di essere depresso. Il porno lo ha salvato In un'intervista Rocco Siffredi si lascia andare alle confessioni e parla del suoi dolori e delle sue sofferenze. Ecco come il suo lavoro lo ha salvato. (LaScimmiaPensa.com)

Usate location a Latina, Ardea e Ariccia in Supersex, la serie tv Netflix che sta spopolando in questi giorni tra gli abbonati. Sette puntate che raccontano la vita e la carriera del re del porno Rocco Siffredi (Il Caffè.tv)

Ieri era a Firenze, all’Excelsior di San Donnino, per la prima serata dall’uscita della serie. E’ stato il massimo fare eccezione". (LA NAZIONE)

"Da quando ho abbandonato il set il sesso con mia moglie è molto più bello". Così Rocco Siffredi che annuncia anche il suo prossimo impegno cinematografico: "Sarò protagonista in film drammatico che si ispira alla vita di Davide Cincis". (la Repubblica)

Saranno rimasti delusi coloro che speravano di trovare nella serie di Netflix, liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi, una versione televisiva hard delle “gesta” che hanno reso noto il protagonista, perché «Supersex» è un’operazione che solo funzionalmente al racconto guarda alla cinematografia porno. (Gazzetta del Sud)