Coronavirus, perché i bambini sembrano essere meno colpiti: la nuova ipotesi

Today INTERNO

I ricercatori hanno indagato soltanto le cellule delle cavità nasali che sono "il primo punto di contatto" tra il coronavirus "e il corpo umano".

I recettori che consentono al coronavirus di raggiungere le cellule umane sembrano essere meno diffusi nelle cavità nasali dei più piccoli.

Se si guardano le statistiche ufficiali sui casi di Covid-19 e il tasso di letalità in tutte le fasce di età, i bambini e gli adolescenti efefttivamente sembrano essere poco interessati dal coronavirus. (Today)

La notizia riportata su altri media

Sono degli imbecilli perché con quegli atteggiamenti creano una situazione di elevatissimo rischio di contagio. C’è troppa leggerezza da parte di troppe persone, specie nei contesti aggregativi come quelli di piazze, bar, della movida cittadina. (BresciaToday)

Come avviene il contagio nei luoghi chiusi (e come evitarlo). Molti di noi, tra le prime cose fatte il 18 maggio, nella seconda fase 2 post emergenza coronavirus, hanno organizzato un aperitivo o prenotato un tavolo al ristorante per godersi finalmente una serata tranquilla. (GQ Italia)

I casi mortali sono 171 (+42) e circa la metà riguarda il personale sanitario e socio-assistenziale. Il 71,7% dei lavoratori contagiati sono donne e il 28,3% uomini, ma il rapporto tra i generi si inverte nei casi mortali. (Il Mattino)

cronaca. Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle 8 di giovedì 21 maggio: complessivamente 1.429 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 76 (-5). (OrvietoNews.it)

Sono stati registrati 4 decessi, 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Bat, 2 in provincia di Brindisi. 1.838 sono i casi attualmente positivi. (BariLive)

Ha dunque senso mettere a confronto un singolo stato europeo con un Paese che, da solo, conta la metà dell'intera popolazione europea? Casi su popolazione. (Focus)