Gianna Nannini su Netflix: “Racconto una mia crisi, basta tabù sulla salute mentale”

Gianna Nannini su Netflix: “Racconto una mia crisi, basta tabù sulla salute mentale” L'icona del rock all'agenzia Dire: "È stato difficile raccontare questa mia follia, spero che qualcuno possa identificarsi" ROMA -Dal 2 maggio debutta su Netflix ‘Sei nell’anima‘, film tratto dall’autobiografia ‘Cazzi miei’ di Gianna Nannini. “Non l’ho fatto per applaudirmi. Ho voluto portare al cinema parte del mio vissuto per dare la possibilità agli altri di identificarsi, spero che sia utile. (Dire)

La notizia riportata su altri giornali

La cantautrice parla di sé e (alla soglia dei 70) della sua età - ma di un’età facoltativa - nell’intervista con Alvaro Moretti, vicedirettore del Messaggero, servizio di copertina di MoltoDonna, inserto in edicola (e disponibile online) con Il Messaggero e con gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). (ilmessaggero.it)

Sei nell'anima è in arrivo: il nuovo film prodotto da Indiana Production e diretto da Cinzia TH Torrini, che porta sullo schermo la straordinaria vita di Gianna Nannini, con Letizia Toni nel ruolo dell'icona del rock italiano. (alfemminile.com)

Una mamma come me non ce n'è» In quel disco, ben prima di Californication, la statua della Libertà teneva in mano un vibratore. Ascolta: Gianna Nannini senza età (né genere): «Sono una mamma ganza. (ilmessaggero.it)

Sì perché fu proprio un incidente accaduto nel laboratorio, dove da bambina aveva cominciato a decorare le torte, a farla allontanare per sempre dai dolci e a farla scappare verso la sua unica grande passione: la musica. (Gambero Rosso)

Scritto da Cinzia TH Torrini e Cosimo Calamini, insieme a Donatella Diamanti e alla stessa Nannini, il film è un viaggio dentro la mente creativa di questa artista unica e rivoluzionaria. Ispirato al libro ‘Cazzimiei’, in cui l’artista si racconta senza filtri, il film racconta i primi trent’anni di Gianna, dall’infanzia ribelle e agiata, fino alla consacrazione in quel 1983 che lei considera la sua ’vera nascita’. (LA NAZIONE)

Cara Gianna, interpretare un personaggio grande come il tuo è stato un viaggio che mi ha arricchito tantissimo a livello personale e anche professionale, è il mio primo lavoro da protagonista in un film (ilmessaggero.it)