Nel 2024 un quarto delle auto elettriche importate in Europa arriverà dalla Cina

shippingitaly.it ECONOMIA

Gli acquisti di auto elettriche, come già messo in evidenza dall’ultimo report dell’Unctad, stanno avendo un grosso impatto sugli scambi commerciali globali, avendo portato nell’insieme il settore delle auto a crescere del 14% nel 2023. Si tratta di un commercio che ha e avrà importanti ripercussioni sui trasporti via mare, considerato che i mezzi acquistati in Europa sono in gran parte prodotti in Cina e lo saranno in misura crescente nei prossimi anni. (shippingitaly.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La previsione – un vero e proprio allarme – è contenuta nella nuova analisi di Trasnsport & environment, la Federazione europea per i trasporti e l’ambiente. e arriva proprio mentre l’Unione europea sta valutando l’opportunità di imporre una maggiorazione sulle tariffe per l’import di auto made in China, al fine di bilanciare i sussidi che l’industria cinese riceve da Pechino. (Panorama)

La previsione giunge mentre l’Ue sta valutando l’opportunita di imporre una maggiorazione sulle tariffe per l’import di auto made in China, col fine di bilanciare i sussidi che l’industria cinese gia riceve da Pechino. (Leggo)

E questo perché il minor prezzo sarà annullato dai dazi (oltre il doppio di quelli attuali) che l’Europa fisserà per le auto non Ue, allo scopo di portare i prezzi a un livello più simile - e in alcuni casi superiori - a quelli delle auto europee. (Il Sole 24 ORE)

La debolezza dell’economia interna porta Pechino a spingere sull’export di auto elettriche, batterie e pannelli solari per confermare un incremento del Pil al 5% nel 2024. (La Verità)

Crede poco nello strumento dei dazi all’importazione, e ancor meno in una risposta industriale poichè «il gap di competitività nella tecnologia elettrica è veramente difficile da colmare». (Vaielettrico.it)

Invasione e o non invasione ? Le esportazioni cinesi di veicoli elettrici verso i Paesi dell’Unione Europea sono calate di quasi il 20% nei primi due mesi dell’anno, secondo i dati ufficiali della Dogana di Pechino, mentre è in corso un’indagine da parte della Commissione europea sui sussidi statali che renderebbero più competitive le aziende del Dragone. (Il Sole 24 ORE)