Aborto, il bavaglio a Roccella. La ministra messa a tacere. La difesa di Mattarella. Meloni: «Ignobile show»

ilmessaggero.it INTERNO

«Sul mio corpo decido io». Ed ancora: «Vergogna, vergogna». Mentre si apprestava a prendere la parola agli Stati Generali della natalità all’auditorium della Conciliazione a Roma la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, è stata contestata da un gruppo di studentesse. Cartelli esposti, urla, fischi, «fuori i pro vita dai consultori». Roccella, dal Salone del Libro alle proteste in Puglia. Tutte le contestazioni contro il ministro di FdI «Nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, è per questo che siamo qui perché oggi le donne non decidono liberamente se possono avere figli», ha provato a replicare l’esponente del governo. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

La richiesta arriva direttamente da Giorgia Meloni. Antonio Tajani… (La Stampa)

Il contatto tra manifestanti e forze dell'ordine si è verificato quando gli studenti hanno provato a deviare dal percorso prestabilito verso via della Conciliazione (Adnkronos)

La polizia ha impedito ai manifestanti di raggiungere la sede in cui si tengono gli Stati generali della Natalità cui, stamattina, ha partecipato anche il Papa. (Corriere TV)

A Catania, quando studenti e studentesse e realtà Lgbt+ locali hanno contestato un convegno organizzato da Scienza & Vita su disforia di genere e carriere alias. Per comprendere perché tale dichiarazione è solo vittimismo, bisogna tornare indietro di qualche settimana. (Il Fatto Quotidiano)

Un gruppo di studenti contesta la ministra Eugenia Roccella esponendo cartelli con scritto: «Sul mio corpo decido io. Roccella lo ripete spesso e anche altri illustri e autorevoli esponenti di governo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I FATTI si sono svolti secondo una sceneggiatura ormai consolidata, quasi una replica di quanto successo ai colleghi più grandi della Sapienza qualche settimana fa. (il manifesto)