Bibbiano, la Cassazione revoca i domiciliari al sindaco Andrea Carletti

Il Messaggero INTERNO

Revocato dalla Cassazione l'obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, il sindaco Pd di Bibbiano.

La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l’arresto del Sindaco di BIBBIANO.

In attesa delle motivazioni, la Cassazione avrebbe deciso per la revoca sentenziando che non sussistevano le condizioni per l'arresto e quindi per una misura cautelare.

Bibbiano, sullo scandalo affidi il Guardasigilli apre inchiesta interna. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre fonti

‘Parlateci di Bibbiano’, ne stanno parlando i giudici con gli atti, facendo chiarezza rispetto al fango gettato dalla Lega. Le pagliacciate in Parlamento e sui social con lo slogan ‘Parlateci di Bibbiano?'”. (Il Fatto Quotidiano)

Dario Franceschini ha ritwittato Pier Luigi Castagnetti: "La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l'arresto del sindaco di Bibbiano. Bene, la Cassazione ha detto che quel sindaco non doveva essere arrestato. (L'Unione Sarda.it)

Ricorso rivolto contro la decisione del Tribunale del Riesame dello scorso 20 settembre che aveva revocato i domiciliari per il sindaco di Bibbiano, disponendo per lui l'obbligo di dimora ad Albinea.Ebbene, per la Corte di Cassazione non esistevano i presupposti per arrestare il sindaco di Bibbiano. (La Pressa)

La Cassazione ha revocato l'obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, il sindaco Pd di Bibbiano, indagato per lo scandalo 'Angeli e Demoni' sul presunto sistema di affidi illeciti di minori scoppiato in Val d'Enza, in provincia di Reggio Emilia, nel giugno scorso quando il politico venne arrestato. (Leggo.it)

(Fotogramma). E' tornato libero il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti. Il sindaco è tra i 29 indagati dell'inchiesta della Procura di Reggio 'Angeli e Demoni', che, partita a giugno scorso, ha scoperchiato un presunto sistema di affidi illeciti di minori in Val d'Enza. (Adnkronos)

Dopo pochi giorni la sentenza di condanna era già stata emessa: i vili barbari del web chiedevano “in nome del popolo” il pubblico linciaggio degli indagati, sindaco in testa, se poi - ha concluso - il sindaco è del Pd ancora meglio». (Corriere della Sera)