Il 25 Aprile e il ruolo della Brigata Ebraica nella lotta al nazifascismo

Corriere Milano INTERNO

Ogni 25 aprile a Milano si verificano contestazioni, da parte degli attivisti di sinistra anti-israeliani, contro i manifestanti che partecipano al corteo per la festa della Liberazione con le insegne della Brigata Ebraica, una formazione di combattenti sionisti che partecipò alla campagna d’Italia contro le armate del Terzo Reich e i loro alleati fascisti al fianco delle forze anglo-americane.Per ricostruirne la vicenda occorre risalire alla vigilia della Seconda guerra mondiale, quando in Terra Santa, all’epoca sotto mandato della Gran Bretagna, si era già costituita una presenza sionista organizzata di circa 400 mila persone, decise a fondare un proprio Stato attirando gli ebrei in fuga dalla persecuzione nazista. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri media

Ciak si gira. Un gran brutto film nelle piazze del 25 aprile. Perché soffia impetuoso il vento antisemita, l’odio antiebraico approfitterà di quella data per manifestare nel nome dell’egemonia. E negano il valore divisivo di quella giornata. (Liberoquotidiano.it)

La comunità ebraica ai margini del 25 aprile. Gli ucraini isolati o malsopportati in una manifestazione divisa e nervosa. (ilGiornale.it)

È in corso un genocidio in Palestina, quindi non permetteremo che sia esposto e associato alla Resistenza nessun simbolo sionista". "Il 25 aprile saremo in piazza alle 8 a Porta San Paolo. (Il Messaggero Veneto)

"Fosse per me", dice ad Huffpost Kateryna Sadilova, una delle rappresentanti, "sceglierei di partecipare nonostante tutti i contro che ci sono. Dopo le polemiche dei giorni scorsi ora filtra un certo ottimismo. (L'HuffPost)

Promosso da diversi privati, come Ahmed Hadid, Noor Nakhleh, Antonella Frecchiami e Valli Morlotti, e sostenuto da svariate realtà locali e nazionali, come il "Comitato per l’Attuazione della Costituzione Treviglio e dintorni", "Anpi Fara Gera d’Adda", "Giovani palestinesi in Italia", il Partito della Rifondazione Comunista, Slai Cobas, Sol Cobas e «Unione Inquilini», il corteo è partito da piazza Setti ed è proseguito per le principali vie della città. (Prima Treviglio)

Non usa mezzi termini Emanuele Fiano — ex deputato del Pd, figlio di Nedo, ebreo deportato a Auschwitz e unico sopravvissuto della sua famiglia — per la scelta del presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi di non partecipare con il gonfalone al corteo della Festa della Liberazione. (Corriere Milano)