Vaiolo scimmie, in Lombardia 284 casi: da oggi prenotazioni vaccino

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La Repubblica SALUTE

Da oggi alle 12, in Lombardia, ci si potrà vaccinare contro il vaiolo delle scimmie.

In Lombardia al momento sono 284 le persone colpite dall'infezione.

Il periodo di incubazione è compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni.

I sintomi si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere molto pruriginose o dolorose

Le dosi messe a disposizione dal ministero della Salute seguono il criterio di ripartizione sul territorio regionale segue l'andamento dell'epidemia con il 70% dei casi residenti a Milano (La Repubblica)

Su altri giornali

Nella casistica nazionale aumentano a 10 le donne, da 9 del report precedente del 9 agosto, a fronte di 634 uomini. Le restanti, comprese le province autonome di Bolzano e di Trento, contano meno di 10 contagi (Yahoo Notizie)

Nella quasi totalità dei casi, i sintomi si limitano a eruzioni cutanee, un po’ di febbre e mal di testa. Per ora abbiamo optato per Forlì per la sua posizione baricentrica rispetto alla Romagna». (CorriereRomagna)

Si sta ponendo l’attenzione forte sulla comunità gay, ma si sta diffondendo anche nel target etero, quindi attenti e attente” Al momento le prenotazioni sono superiori alle dosi disponibili, anche a Bergamo quindi si attendono le disposizioni della Regione e del Ministero. (BergamoNews.it)

Centoventi i vaccini contro il vaiolo delle scimmie arrivati ieri in provincia di Padova. In quell'occasione l'Ulss ha confermato un cluster di quattro pazienti positivi al virus del vaiolo delle scimmie, tutti riconducibili alla stessa filiera d'infezione. (ilgazzettino.it)

Il riscontro del vaiolo delle scimmie in una educatrice ha infatti sollevato la questione su cosa fare con le decine di persone con cui la donna era venuta a contatto. I genitori dei bambini che frequentano un asilo nido in Illinois stanno sperimentando sulla loro pelle la "libertà di scelta" tanto invocata negli anni scorsi riguardo ai vaccini. (la Repubblica)