Whirlpool. Lavoratori scrivono a Mattarella: "Lo Stato non ci abbandoni"

Rai News INTERNO

Ieri nuova protesta al porto di Napoli dove gli operai hanno bloccato gli lingressi degli automezzi al Varco Bausan provocando lunghe code dei tir che erano in attesa di imbarcarsi

La convocazione è rivolta all'azienda e ai sindacati dei metalmeccanici.

Da quando si apprende, i lavoratori di Napoli hanno richiesto al Ministero di poter partecipare in presenza al tavolo.

Ministero Lavoro convoca incontro 16 settembre Whirlpool (Rai News)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Noi non ci muoveremo finché non ci daranno una data certa per l’incontro, lotteremo fino ai denti con manifestazioni in programma fino a fine mese”, ha concluso “È l’ennesima protesta di chi vuol difendere il lavoro e la nostra dignità – ha spiegato un operaio – Siamo ancora qua perché aspettiamo risposte dal governo. (Il Fatto Quotidiano)

L’appello: "I fondi del Pnrr per il Mezzogiorno". I sindacati chiedono di investire una parte dei fondi del Pnrr nella vertenza Whirlpool (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I metalmeccanici reclamavano la convocazione del tavolo sulla vertenza da parte del governo, a sole due settimane dalla scadenza della procedura di licenziamento collettivo. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

I manifestanti hanno alla fine raggiunto il varco Bausan del Porto di Napoli, dove si sono fermati bloccando l'entrata e l'uscita degli automezzi. A partire dall'inizio di settembre, i lavoratori licenziati e senza ammortizzatori sociali hanno ripreso le azioni di protesta (NapoliToday)

Il corteo dei lavoratori Whirlpool ha raggiunto il varco Bausan del porto di Napoli dove gli operai si sono fermati e stanno bloccando l'entrata e l'uscita degli automezzi. Whirlpool: "Licenziamento per i 340 operai di Napoli". (La Repubblica)

«In due anni -sottolineano gli operai al Presidente- tante sono state le promesse e gli impegni dei vari ministri e governi, che da Lei incaricati, si sono avvicendati sulla nostra vertenza, ma ad oggi nessuna risposta concreta e nessuna soluzione è stata prospettata e, cosa peggiore, nessuno è riuscito a ribadire che in Italia gli accordi vanno mantenuti e le istituzioni ed il Paese vanno rispettati. (La Provincia Pavese)